Contrarietà

Legambiente Bollate dice no al "Data Center"

La realizzazione è prevista nell’area ora verde tra Cascina del Sole e Cassina Nuova.

Legambiente Bollate dice no al "Data Center"
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Il gruppo Legambiente di Bollate punta il dito contro l'Amministrazione e dice no al "Data Center", la cui realizzazione è prevista nell’area ora verde tra Cascina del Sole e Cassina Nuova.

Legambiente non ci sta

L’Amministrazione approverà la delibera che avvierà l’iter per la costruzione del “Data Center” in città, che verrebbe collocato nell’area ora verde tra Cascina del Sole e Cassina Nuova a ridosso della A52 (ex Rho-Monza). Nella stessa area in cui si voleva realizzare lo sfumato centro commerciale.

"A nostro avviso si tratta dell’ennesimo sfregio inferto al territorio comunale - affermano da Legambiente - Non basta il nuovo quartiere che sta sorgendo tra Ospiate e Baranzate, con inclusa la realizzazione di strutture per anziani e forse asilo nido a poche centinaia di metri da un centro di interesse rilevante per la sua pericolosità (lo stabilimento chimico Solvay); non basta la completa cementificazione della zona di Madonna in Campagna; non basta il progetto di recupero dell’area ex Ceruti con 10 nuovi palazzi
e un supermercato. Pare proprio che l’Amministrazione non riesca (o non voglia?) liberarsi dal pesante fardello (o debito?) di scelte ereditate da una pianificazione urbanistica vecchia di oltre trent’anni, che volevano far espandere la nostra città in direzione ovest-est, con un continuum edilizio che andasse a riempire ogni vuoto o spazio libero del tessuto urbano consolidato, ormai completamente superata dal punto di vista delle più attuali esigenze ambientali e dei veri bisogni dei cittadini".

"Preferiamo più verde e zero consumo di suolo"

Legambiente dunque non ci sta, ma piuttosto che il "Data Center", l'associazione vorrebbe prospettive future diverse per la città.

"Questo 'Data Center' viene fatto passare quasi come un premio alla vocazione tecnologico-progressista della nostra città - aggiungono da Legambiente - Invece no. Legambiente Bollate non ci sta. Preferiamo di gran lunga più verde, zero consumo di suolo reale, una prospettiva futura diversa per la città. Rifiutiamo nettamente l’idea che Bollate subisca gli effetti dell’espulsione di tanti cittadini dalla ricca e costosissima Milano. C’è bisogno di agire con politiche urbanistiche e sociali che non seguano criteri solo economici. Allora chiediamo ai cittadini, soprattutto delle due frazioni più direttamente coinvolte, di far sentire la propria voce, gridando no a questa nuova struttura".

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