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Lav: "Stop alla mattanza degli agnelli a Pasqua"

Come ogni anno, nei giorni che precedono la Pasqua, ha inizio la mattanza degli agnelli, che lo scorso anno ha portato all’uccisione di 382.000 cuccioli

Lav: "Stop alla mattanza degli agnelli a Pasqua"
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La Lega anti vivisezione anche quest'anno porta avanti una campagna per dire stop alla mattanza degli agnelli in occasione della Pasqua.

Lav: "Stop alla mattanza degli agnelli a Pasqua"

Come ogni anno, nei giorni che precedono la Pasqua, ha inizio la mattanza degli agnelli, che lo scorso anno ha portato all’uccisione di 382.000 cuccioli.

"Benché il dato sia in calo, sono ancora troppi gli animali che ogni anno vengono macellati: il totale di agnelli uccisi nel 2022 è superiore ai 2 milioni di individui e se si sommano le stime di agnelli ed agnelloni la cifra totale raggiunge quasi i 2 milioni e mezzo (dati Istat) - fanno sapere dalla Lav - Sono gli animali più giovani ad essere quelli più richiesti e più spesso macellati: per gli agnelli, infatti, la macellazione avviene a soli 30 giorni di vita, mentre nel caso degli agnelloni entro il 3° mese. La tradizione dell’agnello provoca l’uccisione di animali giovanissimi, a cui viene dato un solo mese di vita, durante il quale sono sottoposti a stress e violenze inaudite, prima fra tutti il distacco dalla madre, che avviene soli due giorni dopo la nascita del piccolo. I belati di agonia che accompagnano la separazione del cucciolo sono la più chiara espressione della sofferenza a cui madre e agnello sono sottoposti".

Agnelli che arrivano anche dall'estero

"Ma non tutta la carne di agnello consumata in Italia è prodotta su suolo nazionale - fanno sapere dalla Lav - per soddisfare la richiesta pasquale, i 3/4 degli agnelli sono importati da Ungheria e Romania: trasportati in condizioni di grave privazione e stress, stipati in camion di quattro piani e talmente compressi in spazi inadatti da non poter neanche alzare la testa per raggiungere gli abbeveratoi. Una crudeltà estrema, che potrebbe essere facilmente evitata scegliendo un menù interamente vegetale, non solo a Pasqua, ma tutto l’anno".

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