Musica

L’Accademia dell’Annunciata sul palco del Teatro La Scala

Suoneranno gli strumenti realizzati all'interno della liuteria del carcere di Opera con il legno ricavato dalle barche dei migranti

L’Accademia dell’Annunciata sul palco del Teatro La Scala
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Dopo lo straordinario successo ottenuto nel mese di dicembre scorso nel tour asiatico che ha visto l'Accademia dell'Annunciata - l'orchestra barocca fondata ad Abbiategrasso, con sede nell'omonimo convento -, esibirsi in Corea e precisamente nelle città di Seoul e Tong-Yeong, assieme al violoncellista Mario Brunello, l'ensemble abbiatense ha l'onore e l'immenso piacere di essere ora coinvolta nel progetto "Metamorfosi". Questa sera, lunedì 12 febbraio 2024, l'Accademia dell'Annunciata calcherà il palcoscenico di uno dei più straordinari e affascinati teatri del mondo: "La Scala" di Milano.

 

Il progetto "Metamorfosi"

 

Un onore per l'Accademia dell'Annunciata esibirsi sul palco della Scala di Milano lunedì 12 febbraio alle ore 20.30 con la presenza di musicisti di fama mondiale come : il violoncellista Mario Brunello, il violoncellista Giovanni Sollima e il violinista Gilles Apap; senza dimenticare inoltre la presenza dello scrittore Paolo Rumiz, di Mimmo Palladino curatore della scenografia e di Luigi Ferrigno per l'allestimento. Un progetto di portata internazionale che vedrà tutti i musicisti esibirsi con strumenti costruiti all'interno della liuteria del carcere di Opera con il legno ricavato dalle barche dei migranti.

 

L'orchestra del mare

Sono violini, viole, violoncelli e contrabbassi costruiti con i legni delle barche dei migranti, arrivate a Lampedusa cariche di vite e di speranze, ma anche di morte e di lamenti. È l’Orchestra del Mare, quella che questa sera  suonerà per la prima volta, e lo farà nel teatro più famoso al mondo, con i suoi strumenti ancora verdi e azzurri e gialli come le assi dei gozzi che erano pochi mesi fa. Legni ben diversi dai pregiati abeti e aceri utilizzati nella liuteria, legni crepati, intrisi di gasolio e di salsedine, eppure casse armoniche in grado di suonare Bach e Vivaldi. Metamorfosi il progetto che ha dato vita a tutto questo, ideato dalla Fondazione “Casa dello spirito e delle arti” e sostenuta con forza dal suo Presidente Arnoldo Mosca Mondadori. Dunque i violoncellisti Mario Brunello e Giovanni Sollima e il violinista francese Gills Apap “dialogheranno” con i tredici strumentisti dell’Accademia dell’Annunciata diretti da Riccardo Doni, mentre l’installazione scenografica sarà un dono di Mimmo Paladino, artista di fama internazionale. Quel legno che ha attraversato il mare ora suona il Terzo Concerto Brandeburghese di Bach e L’Inverno di Vivaldi, poi una pagina di virtuosismo violinistico come il celebre Preludio di Kreisler o l’affascinante White Man Sleeps di Kevin Volans, compositore sudafricano. Chiude il programma Violoncellos Vibrez di Giovanni Sollima. Paolo Rumiz, triestino che ha nel sangue la poetica della frontiera e del viaggio, leggerà “La memoria del legno”, testo crudo e tagliente in cui l’albero racconta in prima persona le sue metamorfosi, dalla crescita in Africa come patriarca venerabile abitato dalle anime dei trapassati, a quando viene abbattuto da una scure senz’anima e attraverso il deserto arriva al mare. Lì trova mani delicate che lo trasformano in barca per pescatori.

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