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Magenta

La treccia di Emma donata ai malati oncologici

L’ultimo taglio risaliva alla quinta elementare e la lunga chioma di Emma si prestava perfettamente per la donazione.

La treccia di Emma donata ai malati oncologici
Attualità Aggiornamento:

La sua bella treccia per i malati oncologici. Emma, 14 anni, studentessa di prima al liceo Bramante di Magenta, non si è accontentata di un taglio normale, ma ha deciso di renderlo socialmente utile.
«Due mie amiche avevano già fatto la scelta di donare i capelli ad associazioni che realizzano parrucche per i malati - racconta – Una in particolare si è rasata a zero e ho iniziato a pensare di poter fare qualcosa per gli altri con un gesto semplice».

La treccia di Emma donata ai malati oncologici

L’ultimo taglio risaliva alla quinta elementare e la lunga chioma di Emma si prestava perfettamente per la donazione (che richiede una lunghezza minima, propedeutica alla realizzazione della parrucca). Così, con un pizzico di orgoglio anche per la famiglia, la studentessa, nei giorni scorsi si è recata dal parrucchiere di fiducia, dandogli indicazioni precise per il taglio: prima i capelli sono stati raccolti in un treccia, poi un taglio netto.
«Era emozionata – dice mamma Mariolina – Siamo molto fieri di lei, di questo suo gesto maturo, frutto di una grande sensibilità che ha nei confronti del mondo. Ora ha una bella chioma sopra le spalle e nel cuore la certezza di aver fatto la cosa giusta».

La decisione della 14enne

Emma si è data da fare anche a cercare l’associazione giusta per questa donazione e ha scelto «Un angelo per capello», cui ha mandato la scatola con la treccia: «Ho pensato di poter fare qualcosa per me e anche per gli altri – continua Emma – E’ un tema che mi sta a cuore, bello pensare che i miei capelli renderanno felice qualcuno che sta male e che altre persone possano seguire il mio esempio. Purtroppo è una possibilità poco conosciuta e sfruttata. Ma ti fa star bene con te stesso».
La 14enne ha visto alcuni video dell’associazione su Tik Tok: un esempio positivo di un social media spesso contestato, ma che se ben usato può trasmettere e rendere virali le buone prassi.

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