Magenta

"La tessera sanitaria spedita a giugno non arriva"

La trafila del magentino Giorgio Redaelli che, dopo aver smarrito il portafogli a giugno e aver fatto richiesta nei giorni successivi, ancora non ha ricevuto il nuovo documento

"La tessera sanitaria spedita a giugno non arriva"
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Si tratta di una vera e propria odissea burocratica quella che sta attraversando Giorgio Redaelli, anni 69, magentino. Il pensionato ha perso il portafoglio il 17 giugno scorso, in un comune della Val di Susa. Dopo aver fatto la denuncia di smarrimento di tutti i documenti, il 20 giugno è entrato nel sito di Sts (Sistema Tessera Sanitaria) per richiedere un duplicato della sua tessera sanitaria e, dopo aver compilato il form e firmato digitalmente, ha aspettato di ricevere il documento a casa.

"La tessera sanitaria spedita a giugno non arriva"

Dopo un mese, non avendo ricevuto nulla si è recato all’ufficio postale di Magenta per chiedere come mai non gli fosse stata recapitata la tessera sanitaria, nonostante ricevesse comunque altra posta al suo indirizzo. Oltre all’ufficio postale Redaelli ha fatto anche visita al centro di smistamento della corrispondenza di Magenta, perché avendo contattato anche l’Agenzia delle Entrate, gli è stato detto che la lettera con la sua tessera era tornata indietro perché l’indirizzo era incompleto.

«Strano perché l’Agenzia delle Entrate di Magenta ha confermato il mio indirizzo e comunque le mie cartelle esattoriali arrivano puntualmente a casa mia», racconta Giorgio.

Nel frattempo il suo portafoglio è stato trovato e, tramite il Comune dov’era stato smarrito, è tornato in suo possesso, ma la sua tessera sanitaria, dopo la denuncia, non era più utilizzabile e doveva per forza averne una nuova.

Una odissea continua

«Il 28 luglio ho fatto un’altra richiesta via mail e il 9 agosto all’Agenzia delle Entrate di Magenta, mi hanno detto che la nuova tessera era già stata spedita l’8 agosto. Forte di questa notizia, sono andato in ferie, pensando di trovarla nella cassetta delle lettere al mio ritorno. Ma così non è stato spiega lo sfortunato - il 30 agosto ha saputo dall’Agenzia delle Entrate che era di nuovo tornata indietro, per mancato recapito. Le tessere le stampano a Roma e a loro risulta non consegnata».

Così il pensionato ha rifatto una terza richiesta ad Ats e controllato indirizzo, che era giusto e il 5 settembre ha mandato una Pec all’Agenzia delle Entrate per avere notizie. Una storia di assurda burocrazia, dove una mano non sa cosa fa l’altra: «Dopo 3 richieste e prenotazione di appuntamenti all’Agenzia delle Entrate per avere lumi, al centro di smistamento postale dove non sono riusciti a capire che problema ci fosse con il mio indirizzo, dove i postini comunque recapitano la corrispondenza,  sono ancora senza tessera sanitaria».

Tutti sanno che senza quel documento non si può accedere a nessuna prestazione, esami diagnostici, né ricetta medica e Redaelli, che deve recarsi in Francia per qualche giorno, commenta disilluso: «Il 31 agosto sono stato allo sportello dedicato dell’ospedale Fornaroli, dove mi hanno fatto un certificato provvisorio, che so non avere valore, perché se dovessi avere un problema di salute, dovrò pagare tutto di tasca mia».

La replica

Angela Santaniello, la direttrice dell’ufficio postale di Magenta, che però non gestisce l’ufficio recapito postale, consiglia di fare un reclamo, dal sito web di Poste Italiane, in modo da attivare la procedura di verifica dedicata della corrispondenza e dell’indirizzo.

Poste Italiane inoltre, contattata sull’argomento, a seguito di alcune verifiche interne ha spiegato che la lettera in questione, come confermato anche dallo stesso portalettere già attenzionato alla situazione di Redaelli, non è mai arrivata all’ufficio di Magenta. L’ipotesi formulata dall’azienda è che la lettera contenente la tessera sia stata probabilmente spedita con indirizzo incompleto e quindi è possibile che arrivata al centro di smistamento di Peschiera Borromeo, sia stata poi rimandata indietro.

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