conferenza regionale

La salute è un Diritto: a Palazzo Pirelli la conferenza per parlare di Sanità

Al via i prossimi 23 e 24 febbraio la prima conferenza regionale, organizzata dal PD lombardo, e dedicata ai temi della sanità e del diritto alla salute

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"Riteniamo che sia importante discutere pubblicamente dello stato dei servizi sociosanitari e della condizione della sanità della Lombardia, a maggior ragione visto il momento critico che stiamo vivendo oggi" ha esordito così il capogruppo regionale del PD Pierfrancesco Majorino, annunciando a Palazzo Pirelli la prima conferenza regionale sulla sanità, che si terrà venerdì 23 e sabato 24 febbraio 2024 nelle sale convegni del Pirellone a Milano e a Palazzo Lombardia.

Majorino: Regione immobile davanti ai problemi della sanità

Nell'annunciare la conferenza il capogruppo del PD ha usato parole dure contro il Governo regionale e i suoi provvedimenti:

"Anni fa una conferenza del genere non avrebbe mai preso la piega che prende oggi, perché la sanità lombarda è crollata sulle proprie gambe e ci troviamo davanti a scelte sconsiderate da parte di chi governa a livello regionale o surreali come la tessera sanitaria a punti, un diversivo incredibile non accettabile e dignitoso pensando a quanti sono i lavoratori della sanità lombarda con 1000 problemi . Oggi siamo di fronte al fatto che la Regione è totalmente immobile difronte ai problemi della sanità lombarda e ai cittadini lombardi si dice un'unica cosa: volete farvi curare? pagate. e questo è discriminatorio e inaccettabile"

Il programma di La salute è un Diritto

Dieci conferenze su diversi temi riguardanti la salute e il sistema sanitario regionale: dalla sostenibilità economica della sanità come la conosciamo al sostegno della ricerca e all’uso dell’intelligenza artificiale, dalle prospettive della medicina territoriale al contrasto alla marginalità, e poi la prevenzione e gli stili di vita, la medicina di genere, la salute mentale e altro ancora.

Tanti i nomi importanti, tra i quali Massimo Galli, Antonella Viola, don Virginio Colmegna, Cecilia Strada, Nino Cartabellotta, Alessandra Kustermann, Domenico Mantoan. Poi, ovviamente, il capogruppo Pd in Regione Majorino, la segretaria del Pd Lombardia Silvia Roggiani, il vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono, gli eurodeputati Irene Tinagli, Brando Benifei, Patrizia Toia, il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, i sindaci Beppe Sala e Giorgio Gori, i già ministri della salute Rosy Bindi, Beatrice Lorenzin e Roberto Speranza.

Sarà presente anche la segretaria nazionale PD Elly Schlein, che concluderà i lavori sabato pomeriggio all’auditorium Testori di Palazzo Lombardia.

La partecipazione è libera. Il programma completo e il modulo per l’iscrizione alla conferenza sono disponibili al seguente link

Borghetti: più di 100 voci di esperti per parlare dei veri problemi

Dopo il capogruppo Majorino, anche il consigliere Borghetti ha evidenziato nel dettaglio le criticità del sistema sanitario regionale:

"Durante la pandemia tutti dicevano ‘ne usciremo migliori’, in realtà il servizio sociosanitario della Regione Lombardia oggi è molto più in ginocchio di quanto non fosse già in ginocchio prima della pandemia. I tempi di attesa lunghissimi e la carenza di medici sia sul territorio sia negli ospedali hanno delle precise responsabilità che stanno in capo a chi governa la sanità regionale".

Il consigliere Borghetti ha poi concluso sottolineando come dall'incontro, e dall'ascolto con le personalità del mondo sanitario presente,  usciranno proposte concrete che il gruppo intenderà portare in Regione nei prossimi mesi

"Noi ascolteremo in due giorni più di 100 voci di esperti, di operatori, di chi la sanità la conosce perché ci vive e dà i servizi, e arriveremo alla fine dei due giorni con delle nostre proposte che saranno non tanto una sfida al governo della regione di Attilio Fontana e di Guido Bertolaso, ma delle proposte concrete per migliorare una situazione che da troppo tempo ormai continua a peggiorare. Abbiamo l’ambizione come forza di governo di dire che un’altra sanità è possibile e si può fare ascoltando davvero gli operatori e non con dei provvedimenti tampone che durano un mese e poi ci fanno tornare al punto di partenza. Non mancheranno le voci di quelli che stanno proprio sul campo, negli ospedali, avremo medici, infermieri fisioterapisti, tutte quelle professioni che non sono sufficientemente valorizzate e sostenute per dare le risposte che i lombardi meritano"

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