IL REPERTO TORNA A CASA

La piastrina del soldato Crespi ritrovata a Novi Ligure

Mario era il casorezzese scomparso nel 1989 e a cui apparteneva il cimelio rinvenuto da un cittadino piemontese che l’ha fatta riavere ai familiari

La piastrina del soldato Crespi ritrovata a Novi Ligure
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Centoquaranta chilometri. Tanto è durato il «viaggio» percorso dalla piastrina identificativa riconducibile all'esperienza vissuta nei panni del militare da parte di Mario Crespi, cittadino di Casorezzo nato nel 1917 e scomparso nel 1989, ai cui familiari in settimana un altro cittadino, residente a Novi Ligure, in provincia di Alessandria, ha restituito il cimelio rinvenuto mentre passeggiava nei campi che costeggiano il fiume Scrivia e Tortona.

Mario Crespi, il casorezzese scomparso nel 1989 e la cui piastrina identificativa del periodo del militare  è stata rinvenuta a Novi Ligure, in provincia di Alessandria

Dall’annuncio su Facebook all’anagrafe del Comune, il tam tam è stato decisivo

A metterli in contatto è stato il vicesindaco Pierluca Oldani, sulla scia dell'annuncio pubblicato su Facebook attraverso cui la voce è circolata, superando persino i confini regionali. Alla potenza del web, si è aggiunta quella dell'ufficio anagrafe del Comune di Casorezzo, che ha connesso i cittadini protagonisti di questa interessante storia. «Numero piastrina 1228/76/C; nome Mario Crespi di Antonia Dell'Acqua, (la mamma del protagonista di questa storia che ha dell'incredibile, ndr)», questa la scritta impressa sulla piccola targa. Che «potrebbe essere stata gettata da parte dello stesso Crespi nel tentativo di non farsi riconoscere da eventuali rappresaglie», è l’ipotesi avanzata dalla persona che ha ritrovato l’oggetto e che preferisce rimanere nell’anonimato.

"Grazie al signore che si è occupato di inviarci il cimelio ritrovato"

Entusiasta la nipote Antonella per il dono ricevuto inaspettatamente:

«Il signore che l’ha ritrovato è stato molto gentile. Avrebbe anche potuto buttare via questo ricordo. E invece si è preso la briga di rintracciare i parenti e farci riavere la piastrina. Che è già nelle mie mani e il cui arrivo mi ha davvero commosso. Un pezzo di mio zio è ancora qui con me».

L’esperienza di guerra; la commozione dei parenti

Della guerra Crespi parlò poco. Sappiamo soltanto che fu ferito a una mano. Per questo diventa ora complicato stabilire come questo cimelio abbia raggiunto il Piemonte. Forse all'epoca vi si trovava un campo di addestramento. Quel che è certo è che Mario ha vissuto per tutta la sua vita a Casorezzo. Lui, hanno chiosato i parenti, «E' stato uno zio molto presente. Lo ricorderemo sempre con affetto».
Mattia Ferrara

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