Il problema

La pediatra si trasferisce e non viene sostituita: le critiche dell'Amministrazione

La pediatra di Casorezzo Stefania Gironi ha deciso di trsferirsi, ma da Ats non hanno indicato alcun sostituto in paese: scoppia la polemica.

La pediatra si trasferisce e non viene sostituita: le critiche dell'Amministrazione
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L’annuncio del trasferimento della pediatra Stefania Gironi ha sollevato polemiche durante i giorni scorsi.

Il trasferimento della pediatra e la mancata sostituzione

La decisione è stata della stessa dottoressa, che da ora in poi sarà professionalmente attiva a Milano. È rimasta a Casorezzo fino a fine giugno, da quel momento in poi, come stabilito da Ats, il servizio di pediatria convenzionato sarà decentrato in quello che fa capo a Bareggio.

Ha spiegato l'assessore alle Politiche sociali Marta Bertani: "Purtroppo in questo caso la competenza non è comunale. Tuttavia stiamo cercando di fare il possibile per mantenere il servizio sul territorio. Sarà nostra premura informarvi appena avremo notizie certe".

Le critiche dell'Amministrazione

Il sindaco Pierluca Oldani ha confermato che il Comune è stato avvertito il prima possibile, ma che i tempi erano particolarmente stretti.

"La dottoressa ha iniziato a comunicarlo ai genitori dei suoi pazienti circa due giorni dopo aver avuto conferma di questo trasferimento. È una decisione che ha preso per motivi migliorativi personali in quanto lei è di Milano e il suo nuovo ruolo la avvicina molto a casa. A noi lo ha ugualmente comunicato tempestivamente. I tempi che le hanno dato per la decisione, come per molte offerte di lavoro, non erano lunghi. Come Comune non condividiamo le modalità utilizzate da Ats nel considerare Casorezzo semplicemente parte del comprensorio di Bareggio. Ats ha indicato alle famiglie di trovare un nuovo pediatra in un altro Comune o ha suggerito semplicemente di mandare i bambini superiori ai 6 anni direttamente dal medico di base. Si aprono diverse questioni. Prima di tutto né a Bareggio né al medico di base c’è posto per tutti. Anche se a Bareggio vi fossero posti, come si fa a chiedere a 400 famiglie di fare avanti e indietro per un servizio così importante?".

Dubbi sulle decisioni future

Non è chiaro se la decisione di Ats sul pediatra di Casorezzo rimarrà permanente, ma i fatti tenderebbero ad accreditare questa ipotesi. "La prassi vuole che all’inizio abbiano cercato qualche sostituto sul territorio e immagino che lo abbiano fatto - ha concluso il sindaco - Ma le loro intenzioni paiono quelle di considerare quella di Bareggio una soluzione fissa".

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