La Lombardia è Famiglia
A Palazzo Lombardia una giornata dedicata alla famiglia e ai provvedimenti messi in campo da Regione Lombardia per favorire il suo sviluppo e il sostegno
“Lombardia è famiglia”. Questo il motto che ha guidato la giornata di lunedì 15 maggio tenutasi all’interno dell’Auditorium Testori di Palazzo Città di Lombardia. L’evento, è stato l’occasione per presentare le progettualità territoriali del Sistema Famiglia Lombardo; e ha visto la partecipazione della Ministra per la disabilità Alessandra Locatelli, del Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana e dell’assessora alla famiglia solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità Elena Lucchini.
L'intervista all'assessore Lucchini
Tornare a mettere la Famiglia al centro
Durante il pomeriggio, sono stati presentati, anche grazie ad alcune testimonianze territoriali, i diversi bandi e progetti finanziati dall’assessorato regionale. Allo scopo di promuovere alleanze territoriali per una maggiore sinergia tra le risorse, gli attori, le iniziative in favore della famiglia.
“Era da diversi anni che non festeggiavamo più la giornata della famiglia. Abbiamo pensato che questo fosse un momento perfetto per ritornare a farlo, ed accendere i riflettori sull’importanza della famiglia per Regione Lombardia. Parlando di quanto è stato fatto, ma soprattutto di quanto faremo” ha affermato l’assessore Lucchini.
Tre infatti sono le azioni che Regione Lombardia si è prefissata di raggiungere attraverso il suo Sistema Famiglia: accompagnare e supportare la famiglia e i suoi componenti lungo tutte le transizioni del ciclo di vita; sperimentare modalità più flessibili ed evolutive di individuazione dei bisogni e delle priorità a cui rispondere; rafforzare e sviluppare l’offerta di servizi.
I bandi dell'assessorato
Le prime iniziative presentate sono state “New- Start By Art” a cura del Comune di Malnate, e “Plus – Programmi di utilità sociale” del Comune di Bovisio Masciago. Entrambe realizzate attraverso i bandi “E-state Insieme” e “E-STATE E + INSIEME”, emessi rispettivamente nel 2021 e nel 2022. Hanno avuto lo scopo di sostenere la partecipazione dei minori 0-17 anni ad iniziative estive, accrescendone la socialità e il benessere fisico, psicologico e sociale. Complessivamente alle due edizioni hanno partecipato 343 Comuni. Alla prima edizione hanno aderito 66.477 minori, mentre la seconda, che è ancora in corso, ha già superato i 25mila previsti. In tutto i fondi stanziati da Regione ammontano a 25.500.000 euro.
Piani territoriali di Conciliazione Vita-Lavoro
Successivamente, con i progetti “Famiglia, il luogo del cuore” a cura della RSA Il Melo di Gallarate, “Progetto Valle Sabbia in Rete” di Area Società Cooperativa Sociale e l'esperienza dei caffè sociali in Valle Imagna e nell'oltre Brembo si è parlato dei Piani Territoriali di conciliazione Vita-Lavoro. Un’azione avviata da Regione già dal 2010, e strutturata attraverso la costituzione di Reti Territoriali, ovvero: di partenariati pubblico-privato rappresentativi della filiera della conciliazione vita - lavoro sia dal punto di vista della mappatura dei bisogni, sia dell’individuazione delle soluzioni. Vi sono coinvolte imprese, enti locali, associazioni datoriali e sindacali, enti del terzo settore. Dai dati forniti dalle ATS a gennaio 2023 complessivamente risultano 40 progetti attualmente in corso e che hanno raggiunto più di 3000 persone e 265 imprese. Complessivamente dal 2010 ad oggi sono stati investiti 13 milioni.
I Centri per la Famiglia
Infine si è parlato dei Centri per la Famiglia, attraverso gli esempi di FA.RE.TE a cura del Comune di Lecco, “Centro per la Famiglia Lomellino” dell’Associazione Centro di Consulenza Familiare, il progetto “Tempo al tempo” della Fondazione Caritas di Vigevano, e il “Centro per Famiglie di Voghera e Oltrepò Pavese”di Fondazione Adolescere. Si tratta di una sperimentazione avviata dal 2019 per creare luoghi in cui costruire interventi volti a: promuovere il benessere e lo sviluppo della famiglia, a sostenere la genitorialità, in particolare, a fronte degli eventi critici inaspettati che colpiscono le famiglie. Ad oggi vi sono 48 progetti e 137 punti di accesso su tutto il territorio regionale per un investimento complessivo di oltre 4milioni di euro.
Accanto ad esse operano anche reti di famiglie che si sono organizzate per offrire a coloro che accolgono minori in affido familiare, attraverso un’équipe multidisciplinare di professionisti, un supporto strutturato e continuativo per tutta la durata del progetto di affido. Ad oggi hanno completato l’iter di presentazione dell’istanza di riconoscimento regionale 8 reti di famiglie affidatarie che coinvolgono oltre 200 famiglie residenti nelle province della Città Metropolitana di Milano, di Bergamo, Como, Lecco, Varese, Pavia e Monza e Brianza.
Solo l'inizio di una strada da percorrere
“Lombardia è famiglia” è stata quindi l’occasione per valorizzare, ancora una volta, il ruolo propulsivo di Regione Lombardia che, a partire dalla legge regionale 23/99, è stata la prima in Italia a mettere a sistema interventi diversi volti a supportare la famiglia. Gli investimenti sociali in favore della famiglia rimangono, infatti, una delle priorità regionali per il rafforzamento della coesione e inclusione sociale.