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Intitolato a Clemente Ballerio il nuovo giardino sensoriale di Fondazione Piatti

Nella giornata di mercoledì 5 giugno tante le personalità illustri che hanno scelto di presenziare all’evento di intitolazione e inaugurazione del Centro Diurno di Bobbiate

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“Il senso della cura per moltiplicare bellezza” è stato questo il titolo della giornata di mercoledì 5 giugno, che ha visto l’inaugurazione ufficiale di un nuovo importante spazio dedicato al benessere dei ragazzi e adulti del Centro di Fondazione Renato Piatti a Bobbiate. Sia il Centro Diurno che il giardino multisensoriale, quest’ultimo di nuova realizzazione, sono stati intitolati alla figura di Clemente Ballerio, imprenditore illuminato, che in tutti gli anni della sua vita è sempre stato molto vicino alla realtà di Fondazione Renato Piatti, insieme alla moglie Marisa e tutti i suoi cari.

Il video di racconto dell'evento

Le parole del Direttore Generale Radaelli

La cerimonia di giovedì 5 giugno è stata quindi un’occasione per restituire e ricordare l’insegnamento e la generosità che Fondazione ha avuto l’onore di ricevere da parte di tutta la famiglia Ballerio.

“Come già il titolo di questa giornata ha voluto trasmettere, in Fondazione crediamo e agiamo ogni giorno per moltiplicare le opportunità dei nostri ragazzi anche grazie alla progettazione di ambienti di cura che siano anche spazi di vita con cui poter entrare in relazione. Diverse
ricerche di settore dimostrano infatti il valore terapeutico dello spazio fisico e di come la progettazione dell’ambiente sia parte integrante dell’approccio globale alla cura e all’assistenza delle persone con disabilità, contribuendo a migliorarne il benessere fisico e psicologico. L’ambiente esterno, così come quello interno, deve perciò essere strutturato in funzione delle particolari esigenze delle persone che lo abitano facendo sì che possano mantenere e sviluppare il rapporto con la natura e con i suoi bioritmi. È proprio a partire da queste considerazioni che è nata l’idea di riconvertire lo spazio verde presente al Centro di Bobbiate che consentirà alle nostre persone di poter godere della vista di un paesaggio naturale in cui potersi immergere e da cui poter attingere nuove sensazioni” ha affermato Franco Radaelli, Direttore Generale della Fondazione.

Il ringraziamento di Fondazione Piatti alla fam. Ballerio

Il giardino multisensoriale vuole essere quindi la dimostrazione concreta del ringraziamento per quanto fatto dalla famiglia Ballerio. Ma anche un modo nuovo attraverso il quale Fondazione rinnova il proprio impegno a servire le persone di cui si prende cura, sempre più e sempre meglio piantando altri “semi” proprio dove anche la storia della realtà è cominciata.

”Una caratteristica che aveva papà era l'ottimismo – ha dichiarato Alessandro Ballerio – un ottimismo davvero enorme, puntellato da una grande fede che lo portava a guardare sempre con grande speranza al futuro. Penso che la Fondazione, alla quale era molto legato, sia l’espressione di questa caratteristica: qui la bontà si esprime quotidianamente e si guarda con ottimismo al futuro. Questa è la Bobbiate di papà. Io e la mia famiglia continueremo a impegnarci verso la Fondazione, perché condividiamo al 100% questi valori e questa strada che ci ha mostrato papà”.

Con questa nuova opera Fondazione Renato Piatti ci tiene a dimostrare ancora una volta il suo concreto agire al servizio del territorio varesino, all'interno del quale ha potuto sviluppare la propria azione di aiuto e sostegno alle persone con disabilità, sviluppando metodi sempre nuovi per dare risposta ai bisogni di bambini, ragazzi e delle loro famiglie. A dimostrare ulteriormente questa vicinanza con il territorio è stata la presenza, durante l’inaugurazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni varesine e non solo, a partire dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

“Regione Lombardia deve essere presente tutte le volte in cui si manifesta qualcosa di positivo, qualcosa di generoso, qualcosa che attraverso le associazioni e i privati fornisce un aiuto alle istituzioni per dare una risposta migliore a chi ha bisogno. Inoltre oggi abbiamo la classica rappresentazione della generosità di Varese, quella generosità diffusa che ha consentito a questo territorio, e alla Lombardia, di assumere un primato anche in questo campo. Ballerio era un vero varesino, perché ne aveva tutte le doti: saper essere laboriosi, creativi, saper fare gli imprenditori, ma essere anche estremamente attenti agli altri. E questo si sposa con la Fondazione Piatti, che è un'altra eccellenza del territorio. Bisogna dire grazie a tutta la famiglia Ballerio perché hanno saputo imparare dal loro grande papà, hanno fatto propri i suoi messaggi e continuano a portarli avanti. Credo che il loro sia un esempio che deve essere sempre reso pubblico, per fare in modo che questa generosità continui a fare grande la nostra Regione”.

Insieme a lui anche il consigliere regionale Emanuele Monti, e l’assessore ai servizi sociali del comune di Varese Roberto Molinari

Il nuovo giardino sensoriale di Fondazione Piatti

All’interno del giardino sono presenti diversi spazi, che hanno lo scopo di riprodurre all’esterno un ambiente multisensoriale promotore di benessere emozionale e sviluppo personale. In questa stimolazione tutti i sensi vengono coinvolti per vivere esperienze gratificanti. A spiegarne l’utilizzo e a dimostrarlo, durante l’evento è stata Vittoria Garganese, referente qualità di vita e appropriatezza di Fondazione.

A seconda degli spazi, la comunicazione visiva è stata progettata affinché sia facilmente “leggibile” e perché le persone possano orientarsi con facilità. La comunicazione ambientale vede l’integrazione di simboli utilizzati nella comunicazione aumentativa alternativa (CAA) e sfrutta le evidenze scientifiche della psicologia delle forme. La texture progettata accoglierà e accompagnerà poi le persone nel resto circuito del giardino sensoriale, grazie a pannelli progettati per segnalare e approfondire le diverse aree del circuito. Nello specifico abbiamo: area dell’olfatto, area del gioco e dello stare insieme, area del tatto, area del gusto, area di suoni luci e colori.

La stimolazione visiva avviene attraverso i colori. La cromoterapia ci insegna che i colori possono essere un aiuto psicologico in quanto esprimono e accompagnano emozioni. La stimolazione olfattiva avviene naturalmente attraverso i profumi che naturalmente scaturiscono dai fiori e dalle piante verranno disposte anche in base agli aromi. A tale scopo, sono state previste isole con piante da frutto e aree di piante aromatiche atte a stimolare sia a livello tattile, che olfattivo i nostri ragazzi in un’esplorazione anche “gustativa”! Tutto il giardino è infatti concepito in modo tale da facilitare nella persona la percezione di essere soggetto attivo. La stimolazione tattile viene resa possibile non solo a beneficio degli arti superiori ma anche di quelli inferiori con il percorso “Barefooting”, il camminare a piedi nudi su fondo molto vario (come pietra, legno). La stimolazione uditiva nasce dall’ascolto dei rumori della natura e dalle sorgenti artificiali d’acqua. L’offerta in quest’area è arricchita da un impianto di filodiffusione e l’installazione di canne sonore dove poter godere e/o produrre musicalità e dialoghi sonori.

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