La testimonianza

Interviene per difendere delle ragazze dal branco: "Nessun altro ha fatto nulla"

Il sedrianese Domenico Nigro è intervenuto per difendere alcune ragazze da un gruppo di giovani: "Nessuno altro ha fatto nulla, assurdo".

Interviene per difendere delle ragazze dal branco: "Nessun altro ha fatto nulla"
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Interviene per difendere alcune ragazze dal branco: il racconto del sedrianese Domenico Nigro.

Interviene per difendere delle ragazze dal branco: ecco cos'è successo

Il sedrianese Domenico Nigro si trovava in metropolitana di ritorno dal suo turno di lavoro, quando ha assistito a un’aggressione - verbale e fisica - nei confronti di alcune ragazze e ha deciso di non scappare, ma di reagire.

Ha raccontato:

"Era venerdì 29 luglio 2022 e mi trovavo sulla linea rossa di ritorno dal mio turno di lavoro come infermiere in psichiatria territoriale, direzione Molino Dorino. Cinque ragazzini hanno iniziato a dare fastidio e a fare casino, provocando apposta i passeggeri. Così le persone hanno iniziato a spostarsi. Io non so dire perché non mi sia alzato dal mio posto subito; avevo appena finito un turno abbastanza pesante e forse quella mia condizione ha creato anche dei presupposti alla mia reazione, perché non mi sono mai ritenuto un eroe".

Una reazione amplificata anche dal fatto di vedere lì vicino un gruppo di ragazze straniere.

"All'improvviso uno di quei ragazzi si è avvicinato alle ragazze e ha iniziato a toccare una di loro; lei ha subito reagito dandogli un calcio. Gli altri ragazzi si sono però avvicinati e le hanno circondate. A quel punto non so bene cosa mi sia successo, ma la paura è stata sostituita dalla rabbia. Mi sono messo in mezzo e ho iniziato a urlare. Appena la metro si è fermata a San Leonardo i ragazzi sono scesi e scappati".

Ma c'era anche chi filmava la scena

Il tutto sembrava essere andato per il meglio, se non che Nigro si è accorto di un particolare che lo ha fatto tornare su tutte le furie.

"Ho notato un uomo di mezza età che, a distanza di sicurezza, aveva iniziato a fare un video col telefonino. Un gesto che purtroppo accade sempre più spesso. Mi sono così avvicinato e gli ho chiesto di farmi vedere cosa avesse filmato. Il suo diniego e il notare che sullo schermo ci fosse proprio un pezzo del filmato di quanto era appena accaduto mi ha fatto arrabbiare ancora di più. Ho perso il controllo e gli ho rotto il telefono. Lui, invece di minacciare azioni nei miei confronti, come pensavo avrebbe fatto, è scappato. Arrivati a Molino sono sceso e da una parte mi sono rammaricato poiché avevo decisamente perso il controllo, ma dall’altra ero orgoglioso di me stesso, di non essermi voltato dall’altra parte. Mi interessava sapere solo che le ragazze stavano bene e che comunque ora erano al sicuro".

"Non sono un eroe"

Da qui la considerazione di Nigro.

"Mi chiedo in che società viviamo, cosa stiamo diventando. Nessuno, oltre a me, è intervenuto, ma qualcuno si è invece sentito in dovere di filmare. Non mi sento un eroe perché ho avuto paura anche io, ma non potrei mai fare finta di nulla... se non fossi intervenuto avrei dovuto rispondere alla mia coscienza e mi sarei messo alla pari di tutti coloro che critico".

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