Inaugurato a Rho l’anno accademico infermieristico
La cerimonia nella mattinata di oggi, martedì alla presenza del primo cittadino Andrea Orlandi
Inaugurato nella mattinata di oggi, martedì, a Rho l'anno accademico infermieristico. La cerimonia di apertura del nuovo anno scolastico si è tenuta nell'aula intitolata al dottor Capacchione.
Il sindaco Andrea Orlandi: "Per affrontare questo impegno serve una motivazione forte
«Diventare infermieri permette di accostare le persone in momenti di difficoltà e aiuta la costruzione del bene comune, come tutte le professioni sanitarie. Credo che per affrontare questo impegno servano una motivazione forte, perché la scelta professionale sia ben radicata, e la capacità di imparare a conciliare vita personale e professionale. Vi auguro di guardare avanti tenendo conto di questi due fattori». Ha usato queste parole, il sindaco Andrea Orlandi presente all’inaugurazione del nuovo anno accademico del corso di laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Milano nella Asst-Rhodense.
Trentotto matricole e gli studenti del secondo e terzo anno
Il primo cittadino ha incontrato all'ospedale rhodense le 38 matricole e gli studenti del secondo e terzo anno, 17 quelli prossimi alla laurea. Una mattina quella di martedì che ha visto la presenza del direttore sanitario Adelina Salzillo, il direttore socio sanitario Pier Mauro Sala e il direttore di presidio dottor Martino Trapani che hanno augurato, agli studenti insieme a Sabrina Giudici, responsabile del servizio infermieristico, di acquisire competenze anche come professionisti della salute nell’ambito della famiglia e della comunità e di saper affrontare le fatiche in una professione che regala grandi soddisfazioni».
Il dottor Giuseppe De Angelis: "E' il lavoro più bello del mondo, metteteci il cuore e farete la differenza"
In sala anche Annalisa Alberti, direttrice del corso di laurea, e Loredana Viviano, dirigente delle professioni sanitarie per lo sviluppo del polo territoriale L’ultimo a prendere la parola è stato il dottore Giuseppe De Angelis primario del reparto di Cardiologia. «Questo è il lavoro più bello perché ci porta a occuparci della salute delle persone – ha concluso il dottor Giuseppe De Angelis - Se si guarda solo al guadagno e manca umanità, il paziente se ne accorge: metteteci il cuore e farete la differenza».