L'EVENTO ANPI

In 100 alla Ciclostaffetta della Liberazione: ora Parabiago ha il suo nuovo cippo

Ieri oltre cento ciclisti hanno percorso il tragitto e ascoltato sette storie di Resistenza al nazifascismo e di giovani partigiane e partigiani che sul nostro territorio hanno riconquistato la libertà perduta, spesso pagando con la loro giovane vita

In 100 alla Ciclostaffetta della Liberazione: ora Parabiago ha il suo nuovo cippo
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Oltre cento ciclisti hanno percorso il tragitto e ascoltato sette storie di Resistenza al nazifascismo e di giovani Partigiane e Partigiani che sul nostro territorio hanno riconquistato la libertà perduta, spesso pagando con la loro giovane vita. E' accaduto ieri, domenica 21 aprile,  quando il variopinto corteo di biciclette della terza edizione della "Ciclostaffetta della Liberazione " ha fatto appunto tappa nei 7 comuni che hanno aderito alla manifestazione promossa dalle sezioni Anpi, dai circoli di Legambiente e dall'associazione Abc dei 7 comuni. A Parabiago è stato "scoperto " il nuovo monumento dedicato ai deportati nei campi di sterminio nazifascisti.

Il resoconto della manifestazione

Più di 100 i ciclisti che hanno infatti percorso il tragitto e ascoltato sette storie di Resistenza al nazifascismo e di giovani Partigiane e Partigiani che sul nostro territorio hanno riconquistato la libertà perduta, spesso pagando con la loro giovane vita. A Parabiago è stato "scoperto " un nuovo monumento dedicato ai deportati nei campi di sterminio nazifascisti. La manifestazione si è conclusa a Cerro  Maggiore presso quello che fu il simbolico convento dei Frati, oggi "Chiostro Solidale", che diede rifugio a tanti Partigiani salvando loro la vita, con un appassionato intervento del presidente provinciale di Anpi, Primo Minelli.

La presenza dei sindaci del territorio; l'importanza di mantenere viva la memoria

Diversi i sindaci intervenuti,  quello di Parabiago, Nerviano, S. Giorgio e Cerro, che non hanno mancato di sottolineare l'importanza di mantenere viva la Memoria delle infamie compiute in quegli anni da chi deteneva il potere e la Memoria di tutti i nostri eroici concittadini che con il loro coraggio hanno sconfitto e scacciato gli invasori nazisti e i loro tirapiedi fascisti che tanto dolore hanno causato al nostro Paese.

 

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