Vanzago

Il WWF scrive a Fontana: "No alla limitazione delle nostre competenze"

Il WWF contrario all'emendamento proposto in Commissione Agricoltura dalla Lega si appella alla Giunta; fermatevi

Il WWF scrive a Fontana: "No alla limitazione delle nostre competenze"
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Il WWF, ente gestore dell'Oasi Bosco di Vanzago e dell'Oasi Valpredina e Misma in provincia di Bergamo, si appella al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e alla sua giunta per chiede di bloccare l'emendamento approvato in Commissione Agricoltura su proposta della Lega e con il quale si limiterebbero le competenze del WWF sulla gestione delle due aree protette.

WWF scrive a Fontana

"Nel giorno del 60°compleanno del WWF Internazionale, il 27 aprile, in Commissione Agricoltura la maggioranza in Regione Lombardia ha approvato - oltre all’ennesima deregulation a favore della caccia - un emendamento proposto dalla Lega al PDL n.164, che intende limitare le competenze del WWF Italia in qualità di Ente gestore dell’Oasi WWF Valpredina e Misma (BG) e dell’Oasi Bosco WWF di Vanzago (MI), per le procedure di valutazione di incidenza ambientale di tutti quegli interventi (edilizi, tagli forestali,
infrastrutture, manifestazioni ecc.) che potrebbero comportare danni agli Habitat e alle specie in queste aree protette, gestite e di proprietà del WWF Italia. Va sottolineato che la centralità dell’Ente gestore nell’azione concreta di tutela dei Siti affidati,  deriva proprio dagli impegni assunti a seguito della procedura di infrazione comunitaria (EU- Pilot 6730/14) a cui lo Stato ha risposto con precisi impegni approvando le Linee Guida nazionali per la Valutazione di Incidenza, che nel mese di aprile sono state recepite anche dalla Giunta di Regione Lombardia" spiegano dall'ente morale.

 

Decisione sbagliata

"Tra le diverse criticità riscontrate e che hanno determinato l’infrazione comunitaria, vi è proprio la richiesta di “Rafforzare il ruolo dell’Ente gestore del sito Natura 2000 interessato dal piano/progetto nella procedura di VIncA”, nella consapevolezza che solo tali soggetti sono in grado di garantire il pieno rispetto degli obblighi derivanti dalla Direttiva, in quanto a diretto contatto con il territorio che gestiscono. La decisione assunta in Commissione - con il parere contrario di tutte le minoranze consiliari – e della quale la Giunta regionale appare del tutto estranea, vista l’assenza di parere da parte della competente Direzione Ambiente di Regione Lombardia, il prossimo 18 maggio approderà alla decisione dell’aula consigliare con non poche perplessità nel merito e nella forma:
- nel merito, in quanto tenta di limitare l’autonomia dell’Ente gestore del Sito in difformità alle disposizioni anche della Legge Regionale n.28/2016 sulla riorganizzazione delle aree protette, che riconosce piena autonomia gestionale ai siti di Rete Natura 2000 gestiti anche da Enti non pubblici;
- nella forma, in quanto, anziché tendere di semplificare - come una legge di revisione ordinamentale dovrebbe fare - determinerebbe una sovrapposizione di due Enti gestori nello svolgimento di analoga funzione assegnando la competenza al Parco Regionale più vicino, che per il Sito di Valpredina risulterebbe il Parco Regionale dei Colli di Bergamo".

Contrasti con interessi locali

Va segnalato che l’Oasi WWF di Valpredina ha sempre avuto un’ ottima collaborazione con il Parco dei Colli e non solo perché appartenente allo stesso Ambito Territoriale Ecosistemico (ATE), ma rimane il fatto che l’Oasi non ricade nei confini amministrativi del Parco, che non ha giurisdizione sul relativo territorio. Si tratta quindi di una scelta che farebbe ricadere sull’organizzazione del Parco dei Colli un’onerosa attività amministrativa in assenza della puntuale conoscenza dei luoghi, di una presenza specifica di personale e dunque senza alcuna giustificazione e con il fatto di dover comunque “sentire” l’Ente gestore del Sito, il cui parere “...deve essere tenuto in considerazione nella redazione del parere finale.”, come previsto dalle Linee Guida già recepite da Regione
Lombardia. Ciò è illogico e fa sorgere il dubbio che alla base della proposta ci sia invece il fatto che il WWF nella gestione delle aree protette affidate sia forse stato fin troppo efficace, magari in contrasto con qualche interesse locale e quindi questa sia solo una mossa politica di basso respiro, come quella proposta dai Comuni di Albino e Pradalunga che vorrebbero ridurre la fascia di rispetto da
loro stessi istituita a tutela degli Habitat prioritari che si trovano nelle immediate vicinanze del Sito di Valpredina. Chiediamo quindi l’intervento del Presidente Fontana e di tutta la Giunta regionale perché si provveda al ritiro dell’emendamento o, diversamente, che venga respinto dal Consiglio regionale dimostrando che la “transizione ecologica” in Lombardia inizia anche nel garantire la massima autonomia e sostegno agli Enti gestori come il WWF Italia, da sempre impegnati nella conservazione della natura.

 

 

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