Magenta

Il Tudeschin ha chiuso i battenti

Luciano Alberti ha gestito per oltre mezzo secolo il negozio di caccia e pesca di via Santa Crescenzia.

Il Tudeschin ha chiuso i battenti
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Un pezzo di storia locale, quella di una Magenta che fino a pochi anni fa era polo di attrazione per la sua varietà di offerta commerciale nel territorio, ha chiuso i battenti. L’ultimo giorno dell’anno Luciano Alberti, per tutti il Tudeschin, titolare del negozio di caccia e pesca in via Santa Crescenzia 12, ha tirato giù le saracinesche per l’ultima volta.

Il Tudeschin ha chiuso i battenti

Giovanni Alberti, il papà, che era maestro di musica e insegnante dei giovani di Magenta e dintorni, nel 1948, anno in cui nacque Luciano, aprì la prima attività di vendita di strumenti musicali. Poiché era stato un certo periodo in Germania, al suo ritorno in paese gli era stato affibbiato il soprannome di Tudesch; da qui, il figlio Luciano divenne il Tudeschin e questo appellativo si è trasformato in una sorta di brand, a identificare l’esercizio commerciale fino ad oggi. Dopo poco tempo Giovanni, appassionato del mondo venatorio, alla vendita di strumenti musicali affiancò quella di fucili e canne da pesca e l’armeria Alberti divenne un punto di riferimento per gli appassionati del Magentino.

Nel 1968 subentrò al padre

Luciano sin da piccolo respirò l’amore per la musica prima e la passione per le attività venatorie poi e nel 1968 fu naturale il suo subentro in negozio. A cavallo tra gli anni ’60 e  ’70, il Tudeschin suonava il basso in un complesso musicale, come si chiamavano allora, «The play card», e di sera suonava col gruppo nelle numerose balere della provincia, facendo ballare e anche innamorare migliaia di giovani.
Fu proprio in una di queste serate che Luciano, a Vespolate, conobbe quella che sarebbe diventata sua moglie, Chiara. Nel 1970 nacque Fabio, che così commenta l’attività del padre: «La passione per caccia e pesca, ma anche la capacità di cogliere il mutare della tecnica e del mercato, hanno spinto papà, che nei primi anni aveva mantenuto anche la vendita di chitarre e fisarmoniche, a innovarsi continuamente. Il negozio con gli anni si è allargato e la mamma, dopo la costruzione della piscina di Magenta, aveva introdotto anche la linea per il nuoto».

Punto di riferimento per oltre mezzo secolo

In questi 50 anni il negozio del Tudeschin è stato un punto di riferimento per gli appassionati di caccia e pesca, dove trovavano assistenza per il rilascio delle licenze e delle polizze assicurative venatorie, o passavano per vedere le ultime novità, discutere sulle tecniche e scambiare esperienze, consigli, ma anche  per organizzare con Luciano uscite e gare di pesca nei tanti bacini della zona: «Prima molti andavano al Ticino - racconta Fabio - Poi, con l’arrivo dei cormorani, i pesci del fiume azzurro sono diminuiti e molti pescatori della zona si sono spostati nei vari laghetti attrezzati per la pesca sportiva del territorio».
Luciano, che negli anni ha saputo costruire rapporti di fiducia e di amicizia con i clienti, dava anche assistenza tecnica ed effettuava le riparazioni degli attrezzi venduti, era un punto di riferimento anche per quanti a Capodanno volevano acquistare giochi pirotecnici sicuri e certificati e, prima della liberalizzazione della loro vendita nei supermercati, i mortaretti, i botti e le girandole di Capodanno dei magentini erano tutti «made in Tudeschin».

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