l'ultima sentenza

Il Tar rigetta il ricorso contro la discarica nell'ex cava del Parco del Roccolo

“Rispettiamo quanto ha detto il giudice, perché avrà anche le sue buone ragioni e non possiamo non dare credito alla sentenza"

Il Tar rigetta il ricorso contro la discarica nell'ex cava del Parco del Roccolo
Pubblicato:

E’ un fiume in piena Eleonora Bonecchi, portavoce del comitato contro la discarica di Casorezzo, nel commentare la sentenza del tar che ha rigettato l’ultimo ricorso del comitato di cittadini che da più di vent’anni si oppongono all’idea di veder realizzata una discarica di rifiuti speciali all’interno del Parco del Roccolo.

Respinto il ricorso contro la discarica nel parco del Roccolo

Abbiamo contattato a poche ore dalla notizia arrivata dal Tar della Lombardia, Eleonora Benocchi. Come percepite questa decisione dei giudici?

“Questa sentenza a leggerla è veramente uno scritto laconico. Diciamo che sicuramente i giudici avranno avuto i loro motivi, ma è una sentenza proprio di poche pagine che non entra nel merito e con una superficialità di analisi che lascia sempre sconcertati. Del resto devo dire che anche questa sentenza conferma un po' la convinzione che in tutti questi anni ci siamo fatti che Città metropolitana in primis, ma anche le altre istituzioni hanno gestito questa faccenda con estrema superficialità, e posso permettermi di dire anche con una falsa ingenuità”.

Ora che farete?

“Rispettiamo quanto ha detto il giudice, perché avrà anche le sue buone ragioni e non possiamo non dare credito alla sentenza perché ci sono delle carte che evidentemente avrà valutato diversamente. Il nostro ricorso è stato ricettato al pari del ricorso dei Comuni, un ricorso fatto insieme agli agricoltori e al Comitato cittadino, perché gli agricoltori sono i primi che ne avranno conseguenze. Ci sono produttori di riso biologico che non potranno più dire che il loro prodotto è biologico visto che si produrrà nella zona di una cava di rifiuti speciali. A questo punto ci sono ancora due ricorsi al Consiglio di Stato che sono ancora in essere e la prima cosa sarà confrontarci tutti insieme anche con gli altri avvocati che ci spiegheranno come procedere”.

Seguici sui nostri canali