Magenta

Il suo primo stipendio "indeterminato" devoluto in beneficenza

Il bellissimo gesto dell’audiometrista dell’ospedale Fornaroli di Magenta Sara Tonarini, rimasto nell’anonimato sino a pochi giorni fa

Il suo primo stipendio "indeterminato" devoluto in beneficenza
Pubblicato:

Una storia unica, resa nota solo ora, ma di quelle che vorremmo sentire più spesso. Una storia che è in grado di scaldare anche il più freddo dei cuori. Quella di Sara Tonarini, audiometrista dell’ospedale Fornaroli di Magenta, che nel 2019 ha donato il suo primo stipendio, da specialista a tempo indeterminato, in beneficenza.

Il suo primo stipendio "indeterminato" devoluto in beneficenza

È la stessa 39enne che racconta il motivo del suo gesto:

"Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia nelle professioni sanitarie e la specializzazione in Audiometria, ho iniziato la trafila da precaria per tanti anni, lavorando per gli ospedali di Pavia, al Policlinico e all’ospedale Buzzi di Milano e al Bassini di Cinisello Balsamo. Sempre con contratti a tempo determinato, spesso di pochi mesi, o con borse di studio. Questo ha condizionato  molto la mia vita familiare e privata e ho partecipato anche a diversi concorsi, ma la mia figura professionale è rara e non è sempre presente in tutti i nosocomi".

Nel 2015 i due audiometristi del Fornaroli sono andati in pensione e Sara partecipa al concorso, arrivando seconda per un posto a tempo determinato, ma grazie al mignolino del piede che il collega al primo posto si ruppe, passò prima in graduatoria e ottenne il posto. Il suo contratto a Magenta è stato rinnovato poi fino al 2019 quando a luglio vinse un altro concorso e venne assunta a tempo indeterminato.

L’audiometrista, che è sposata, ha un figlio di 11 anni e tutti i giorni percorre 140 chilometri per lavorare al Fornaroli, racconta:

"In tutti questi anni di sacrifici, anche familiari, ho sempre detto a mio marito e ai miei genitori: «se riuscirò ad entrare di ruolo, darò il mio primo stipendio in beneficenza»".

E così è stato. Ad agosto 2019 Sara decide di devolvere per intero il primo stipendio di specialista a tempo indeterminato, che ammonta a circa 1500 euro, ad un’associazione benefica che si occupa di bambini in ospedale. Vuole rimanere nell’anonimato, ma essere sicura che il suo stipendio sia speso bene, per cui chiede consiglio alla dottoressa Luciana Parola, primaria della Pediatria  e Neonataogia, reparti dove Sara presta la propria opera professionale, e quella la mette in contatto con l’associazione Aldieri for Children Onlus, che ha l’obiettivo di offrire un aiuto concreto alle famiglie dei piccoli pazienti oncologici durante il percorso clinico, con particolare riguardo a quelle fragili  e si occupa anche di donare apparecchiature, strumentazioni e dotazioni al reparto di Pediatria di Magenta. In quel periodo l’associazione stava raccogliendo fondi per dotare il reparto di Neonatalogia di un apparecchio per il supporto respiratorio neonatale.

"L’apparecchiatura ci fu consegnata in reparto in piena pandemia - ricorda la dottoressa Parola- e non potemmo neanche fare la cerimonia di ringraziamento all’associazione Aldieri for Children e alla nostra audiometrista, per motivi di Covid".

Ma Sara è contenta lo stesso, perché ha mantenuto la promessa fatta al destino.

Seguici sui nostri canali