L'idea

Il sogno di Samuele: realizzare un camerino di prova virtuale di abiti per disabili

Il progetto lanciato dall'informatico magentino che vorrebbe realizzare questo ambizioso applicativo

Il sogno di Samuele: realizzare un camerino di prova virtuale di abiti per  disabili
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Un progetto ambizioso con scopi benefici per realizzare un camerino di prova di abiti, accessori o tatuaggi virtuale per le persone disabili. Questa l’idea lanciata dall’informatico Samuele Capano di Magenta. Il ragazzo, classe ‘88 lavora da ormai 15 anni nel settore e ha voluto lanciarsi in questo ambizioso progetto che, come da lui spiegato, porterebbe avanti a tempo perso.

Il sogno di Samuele: realizzare un camerino di prova virtuale di abiti per le persone disabili

«Da qualche tempo sto collaborando al blog della mia azienda per migliorare la vita delle persone e mi è venuta questa idea - racconta Capano - Mi sono quindi rimesso a studiare e fare dei piccoli programmini per vedere se fosse fattibile un progetto del genere».

La scelta di un progetto così particolare deriva da una sensibilità alla tematica della disabilità da parte del giovane informatico ed è nata a seguito di una chiacchierata con la sua compagna:

«La mia compagna fa l’educatrice e parlando con lei ci siamo resi conto che quando si parla di disabilità e di modi per aiutare le persone disabili, si tende spesso a commettere due errori: da un lato a compatire le persone, dall’altro invece a cercare delle soluzioni pratiche, ma la parte di svago non viene mai considerata. Non si pensa mai infatti ad una persona con disabilità che voglia giocare o che si voglia distinguere per lo stile».

Ed è proprio da lì che dunque è partita l’idea del camerino:

«Ho pensato ad una cosa banale, come mio nipote di 14 anni cura il suo stile e come esso influenza molto anche la sua personalità - prosegue Capano - E mi sono detto, proviamo a pensare a una persona con una disabilità, sia essa fisica o psichica, le cui circostanze le impediscano di provare un abito in un negozio. Questa sarà costretta a comprare sempre e solo online sperando che il capo gli stia come desidera oppure delegare amici, parenti o caregiver perché scelgano i vestiti al suo posto. La possibilità di provare tramite app il vestiario (accessori, tatuaggi o altro) darebbe alla persona più autonomia e gli permetterebbe di crearsi un guardaroba, un suo stile e, di conseguenza, definire la propria personalità».

I passi del progetto

Samuele dunque ha fatto un’analisi per capire che tipo di lavoro servirebbe, quali figure sarebbero necessarie per svilupparlo e soprattutto il costo.

«All’incirca servirebbero 7mila euro oltre ovviamente all’impegno di altre persone che sto cercando per darmi una mano a sviluppare il tutto - continua Samuele - Per quanto riguarda i fondi ho lanciato un fund raising su GoFundMe e chi volesse contribuire può collegarsi al link www.gofundme.com/f/camerino-prova-virtuale-per-persone-con-disabilita. Per quanto concerne l’aiuto e il supporto tecnico, chi fosse disposto a darmi una mano, spendendo del proprio tempo gratuitamente - dal momento che poi l’applicativo potrà essere utilizzato da tutti gratis - può contattarmi via mail all’indirizzo samuele.capano88@gmail.com».

Samuele infine ha spiegato che in caso il fund raising dovesse superare la cifra stabilita, l’eccesso sarà devoluto in beneficenza a persone bisognose del Milanese o ad associazioni.

«Una volta terminato l’applicativo dovrebbe essere disponibile in tre modalità differenti: un tool online da browser, un app android e una Ios. Ora non resta che incrociare le dita e rimboccarci le maniche».

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