ACCESO DIBATTITO

Il sindaco sulla moschea: "Rispetto per credo religioso è un dovere"

Così Giuseppe Pignatiello risponde al Comitato per Castano in merito all’ipotetica realizzazione del nuovo luogo di culto

Il sindaco sulla moschea: "Rispetto per credo religioso è un dovere"
Pubblicato:

«La nuova moschea? Libertà di culto è un dovere che l’Amministrazione comunale deve assecondare», parola del sindaco Giuseppe Pignatiello che ha risposto punto per punto alle accuse di mancato coinvolgimento da parte del Comitato per Castano Primo rispetto all’ipotetica realizzazione del nuovo luogo di culto.

L'origine del dibattito

Il dibattito si era aperto la scorsa settimana quando la civica Comitato per Castano aveva ripercorso gli ultimi passaggi politici relativi all’ipotesi della realizzazione di una moschea in via Cermenati. Era stato il consigliere comunale Alberto Moiraghi, in particolare, ad accendere i riflettori sulla questione accusando l’Amministrazione comunale di aver glissato il confronto rispetto alle decisioni sulle sorti del nuovo luogo di culto. Non si è fatta attendere, tuttavia, la replica del sindaco Giuseppe Pignatiello rispetto a questo argomento.

«E’ corretto che associazioni e cittadini presentino, nell’ambito del Piano di governo del territorio, i propri desiderata. E’ la prassi e mi meraviglio del fatto che il consigliere Moiraghi non ne conosca i meccanismi. E’ altrettanto noto come, al termine delle istanze della cittadinanza si passi poi al parere dei tecnici comunali rispetto alla fattibilità di una determinata opera. Tutte attività al termine delle quali viene quindi chiamato in causa il Consiglio comunale, il quale concede il via libera o meno».

"Dal comitato solo strumentazioni politiche"

Il primo cittadino vede dunque nelle osservazioni del Comitato un motivo di strumentalizzazione politica. «L’obiettivo della civica è quello di aizzare il derby tra moschea sì e moschea no. Di dividere. Il che rappresenta la parte brutta della politica».
Botta e risposta a parte, affinché l’operazione moschea vada in porto, è necessario, come spiegato dallo stesso Pignatiello, in primis, «valutare le intenzioni della proprietà rispetto al terreno di via Cermenati. Inoltre, noi siamo in contenzioso rispetto ad un altro centro culturale islamico. Non sono infatti disposto a creare un nuovo polo per lo stesso gruppo di credenti quando ancora non abbiamo certezze rispetto al contenzioso precedente».

"Libertà di culto è un dovere", parola di Pignatiello

Insomma: la volontà di realizzare una moschea c’è ma le tessere del mosaico sono ancora da mettere insieme. Lo dimostra quanto affermato successivamente dal sindaco castanese:

«Sono convinto che ogni cittadino abbia la facoltà di credere nella proprie religione e nelle proprie idee senza che sia ostacolato. Anzi: è dovere di ogni Amministrazione comunale che si rispetti assecondare quelli che rappresentano dei veri e propri obblighi che abbiamo nei confronti dei cittadini. Per questo vengono stabilite delle regole, degli iter partecipativi. Gli strumenti si trovano».

"L'opera non è ancora certa", precisa il primo cittadino

Sempre Pignatiello, comunque, ha precisato che «non c’è ancora nulla di certo rispetto all’istituzione di una nuova moschea in paese.
Bisogna infatti verificare se vi siano le condizioni adatte dal punto di vista della viabilità. Anche in questo caso i pareri dei tecnici saranno decisivi per stabilire la fattibilità dell’opera». Sul tema del coinvolgimento, ha infine aggiunto, «non è mancata la trasparenza da parte nostra. Quando si sono verificati problemi rispetto alla moschea, abbiamo organizzato 5/6 assemblee pubbliche. Che siano state poco partecipate, questo è un altro discorso. E’ sbagliato però sostenere che non siamo stati trasparenti».

Seguici sui nostri canali