Vittuone

Il saluto della Pov al caro "Nino"

La Polisportiva oratoriana di Vittuone piange Natale "Nino" Maccarini, infaticabile dirigente e volontario della società dal 1982

Il saluto della Pov al caro "Nino"
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Con la triste scomparsa di Natale “Nino” Maccarini la Polisportiva Oratoriana di Vittuone ha perso un pilastro della sua storia. L’80enne è stato dal 1982 fino a una manciata di anni fa dirigente accompagnatore, sempre al seguito della squadra per il settore pre-agonistico, ma era sempre pronto a dare una mano in tutti gli ambiti e gli aspetti della Pov.

Il saluto della Pov al caro "Nino"

A ricordarlo le parole di Guido Bartezzaghi, vittuonese che ha tirato i primi calci al pallone negli anni in cui Nino svolgeva il ruolo di dirigente: «È difficile spiegare a parole che persona fosse Nino. Apparteneva a un calcio che oggi non esiste più, era una di quelle persone che buttava tutto sul ridere, che riusciva a prendere anche i momenti di sconforto con leggerezza. Negli anni non l’abbiamo mai visto arrabbiarsi, purtroppo oggi spesso nel calcio amatoriale si esagera, mentre lui riusciva a rendere tutto divertente. Non esistono più persone così, di cui è possibile fidarsi ciecamente. Nino riusciva a trasmettere i veri valori che il nostro ambiente dovrebbe insegnare, per lui era fondamentale prima di tutto trasmettere educazione e insegnare ai bambini a divertirsi. Con lui le vittorie e le sconfitte, se pur importanti, passavano in secondo piano».

Lo storico tesserino da dirigente di Nino
Lo storico tesserino da dirigente di Nino

Bartezzaghi ricorda poi un aneddoto di quando giocava a calcio da piccolo, raccontando che durante le trasferte si faceva a gara per andare in macchina con Nino, talmente forte era l’intesa tra lui e i bambini.

Nino è stato per la Pov papà, nonno e fratello, un modello da seguire e a cui ispirarsi, sia nel mondo del calcio che umanamente. La Polisportiva lo ha infatti ricordato così nel suo ultimo addio: «Ciao Nino buon viaggio. Tanti ragazzi ora uomini ti devono molto». Il suo ricordo è ancora vivo nei cuori e nella memoria di tutti, che ricordano vividamente i suoi incitamenti da bordo campo durante le partite. I funerali celebrati lunedì sono stati un’occasione per far prevalere il ricordo allegro di lui sul velo di tristezza portato dalla sua scomparsa, sopravvenuta all’età di 80 anni.

Nino si divertiva però a dichiarare sempre un anno in meno di quelli che realmente avesse, dicendo che dato che era nato alla fine dell’anno, il 24 dicembre, da qui il suo nome di battesimo, un anno non contava. Chi l’ha conosciuto afferma che Nino poteva permettersi di togliersi ben più di un anno, proprio per questa sua propensione a prendere anche i momenti più difficili con spirito e leggerezza, rendendo tutti spensierati come lo sono i bambini la mattina di Natale.

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