Il giro del mondo, a tappe, sulla Panda del 1989
Dai parchi nazionali africani ai deserti della penisola araba, dagli altipiani iraniani sino all'Australia

Il giro del mondo, a tappe, sulla Panda del 1989.
Fiat Panda
A causa della guerra il «Mongol Rally 2022», il rally più pazzo del mondo con partenza da Praga e arrivo oltre la Mongolia, sul lago Bajkal in Russia, è stato rinviato. A questa avventura, di 17mila km su strade per la maggior parte non asfaltate, si erano iscritti Davide Parisotto, da oltre 30 anni titolare di una copisteria a Rho, e Riccardo Ercolani di Genova. Come mezzo avevano scelto e elaborato una vecchia Panda prima serie, creando il team «Pand and furious». Nel 2021 la sospensione del Rally, causa pandemia, li aveva fatti dirigere in Turchia, totalizzando 9000 km in Panda in 22 giorni.
Giro del mondo
Quest’anno invece Davide e Riccardo, assieme al loro amico Dennis del team Winged Victory di Brescia, si sono inventati un’avventura ancora più ambiziosa: il Panda World Tour, un viaggio a tappe annuali verso l’Australia. Il viaggio è già iniziato a giugno quando hanno guidato per oltre 1400 km sino a Southampton, nel Regno Unito, per imbarcare la loro Panda e quella di Dennis su un cargo. In questo momento le auto sono in viaggio verso il Sudafrica, dove i due team arriveranno in aereo. Dal porto di arrivo di Durban percorreranno le strade dell’Africa australe, ovvero Sudafrica, Zimbabwe, Botswana e Namibia. Poi, lasciando parcheggiate le auto a Johannesburg, la prossima estate continueranno il viaggio verso Mozambico, Malawi, Zambia, Tanzania e Kenya. Le Panda sverneranno a Nairobi per proseguire il tour nel 2024 direzione Etiopia, Eritrea, Arabia Saudita, Oman, Dubai e Iran. Nel 2025 ripartiranno da Teheran verso Pakistan e India e così via, un pezzo di mondo ogni estate sino a giungere in Australia.
Sino all'Australia
Son stati necessari mesi di preparazione per poter pianificare il viaggio, specie per gli aspetti logistici e burocratici legati all’esportazione delle auto. Davide e Riccardo sanno che sarà un viaggio molto impegnativo ma confidano nell’affidabilità della loro Panda 4x4 dell’89 a carburatore, meccanicamente rimessa a nuovo, a cui non hanno apportato modifiche strutturali particolari a parte i filtri dell’aria: uno sportivo per migliorare l’aspirazione e un secondo per le eventuali tempeste di sabbia. Poi la mancanza di aria condizionata, le strade sterrate della savana, i circa 12.000 di chilometri da percorrere, e il campeggiare sotto le stelle renderanno il viaggio davvero avventuroso. Ma Davide e Riccardo raccontano di amare i viaggi esperienziali, a contatto con l’ambiente che li circonda, senza filtri e fuori dai propri parametri. Viaggi dove l’imprevisto è un’occasione di mettersi alla prova con entusiasmo. Nella Panda hanno trovato un mezzo avventuroso per viaggiare, ancora più immersi nella cultura dei paesi che visiteranno, a contatto con le popolazioni locali. Un viaggio strutturato su più anni è un impegno notevole e l’Australia pare lontana ma loro citano Ungaretti con la sua frase: “La meta è partire!”. Per il Mongol Rally, che ha una vocazione anche di beneficienza, Davide e Riccardo si erano impegnati in una colletta alimentare a favore della Onlus genovese Music for Peace, per cui, sempre assieme al loro amico Dennis di Winged Victory, hanno raccolto oltre 800 kg di cibo da destinare alle famiglie bisognose di Genova. In zona hanno invece sostenuto la Caritas locale con oltre 250 kg di pasta e riso. Avevano poi colto la sfida, improvvisa, di un impegno maggiore con il trasporto, in diverse occasioni, di aiuti umanitari in Ucraina. In linea con questo impegno hanno ideato il Panda World Tour come evento di beneficenza, organizzando una raccolta fondi per l’acquisto di un’ambulanza in Italia affinché il loro viaggio possa essere promotore di azioni positive.