Il Comune saluta Rita Colombini: in pensione dopo quarant'anni da bibliotecaria
L'impiegata comunale, vera e propria memoria storica del paese, ha annunciato che ora si dedicherà al volontariato
Per gli affezionati della biblioteca di Arluno è arrivato il momento di salutare la storica Rita Colombini, che con questo mese di gennaio ha raggiunto la meritata pensione.
La bibliotecaria Rita Colombini va in pensione dopo quarant'anni
Dal 1985 impiegata nel Comune di Arluno, Colombini ha occupato il ruolo di responsabile della biblioteca e settore culturale, organizzando iniziative teatrali e musicali, visite guidate ed eventi per la comunità cittadina. Per la sua esperienza ultra decennale, Colombini è sempre stata considerata una vera e propria «memoria storica» del settore culturale del paese, ben voluta dagli utenti della biblioteca per la sua capacità di conoscerne gusti e attitudini dei lettori:
«La cosa che mi manca di più è il contatto con i miei utenti La biblioteca di Arluno è una delle più funzionanti del gruppo Fondazione per Leggere, avevamo sempre tanta gente».
Dopo quarant’anni, l'ormai ex bibliotecaria ha inevitabilmente tirato le somme di come il suo lavoro è cambiato con il tempo:
«Il periodo più bello è stato quello iniziale, perché nell’Ente pubblico si lavorava con meno burocrazia. C’era dunque più libertà di proporre iniziative senza bisogno di mille atti. Adesso si parla di semplificazione, ma mi sembra che tutto sia diventato più complicato».
Per Colombini, quello del bibliotecario è molto di più di un lavoro:
«Essere bibliotecaria per me è una vera e propria missione, è un lavoro che ti deve piacere altrimenti non riusciresti a farlo bene. Con gli utenti ho sempre avuto un ottimo rapporto e mi hanno sempre apprezzato per la mia professionalità e capacità di capire i loro bisogni. Per questo ho apprezzato molto il riconoscimento da parte della gente comune, oltre a quella degli amministratori. Negli anni ho sempre mantenuto un buon rapporto anche coi sindaci che si sono succeduti».
«Ora mi dedicherò al volontariato»
Nonostante abbia raggiunto il traguardo della pensione, Colombini non ha intenzione di fermarsi nella sua attività a stretto contatto con la cultura arlunese:
«Per anni ho lavorato tutti i giorni, spesso anche di sera e di domenica per seguire le iniziative, e ringrazio la mia famiglia per avermi supportata. Ora mi concedo sei mesi sabbatici per liberare la mente, e dedicare del tempo alla mia famiglia. Poi, conto di continuare la mia attività di volontariato, ad esempio già partecipo alle iniziative di Cooperativa Avanguardia. Non sono mai stata ferma, quindi anche adesso mi occuperò di alcune cose, riposerò e poi mi dedicherò al volontariato».