superstrada Ozzero/Magenta

Il comitato "No tangenziale" all'attacco: "Chi si occupa del rischio idrogeologico?"

Il commissario straordinario ha molti poteri e quindi si è assunto la responsabilità di avere scavalcato il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Il comitato "No tangenziale" all'attacco: "Chi si occupa del rischio idrogeologico?"
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Il comitato "NO tangenziale" ha puntato il dito sui rischi idrogeologici che la superstrada Ozzero/Magenta potrebbe portare con sé nella fase di realizzazione.

Il comitato "No tangenziali" e i rischi idrogeologici

Fari puntati da parte del comitato "No tangenziali" sui rischi idrogeologici che la superstrada Ozzero/Magenta potrebbe comportare.

"Il Commissario Straordinario Eutimio Mucilli nominato dal governo ad agosto 2021, con lo scopo di portare avanti il progetto di superstrada Ozzero/Magenta, grazie ai pieni poteri conferitigli, sta procedendo celermente “bruciando” i vari passaggi procedurali a cui normalmente sarebbe sottoposto un progetto riguardante opere infrastrutturali di una certa rilevanza - hanno affermato i rappresentati dei comitati - Il commissario che è tuttora alto dirigente ANAS (direttore generale degli investimenti) , ha incaricato proprio ANAS di redigere il progetto esecutivo. E non importa se le centinaia di prescrizioni di carattere ambientale e infrastrutturale che dovevano essere ottemperate “saranno poi da risolvere “ in fase di progetto esecutivo da parte di ANAS che agirà quindi da controllore e controllato".

Un nuovo ponte sul Naviglio

"Una tra le numerose prescrizioni da ottemperare del progetto ANAS riguarda la variante di Pontenuovo nella zona in cui è prevista la realizzazione di un nuovo ponte sul naviglio - continua il comitato - Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici aveva rilevato il luogo come “a rischio idrogeologico”, prescrivendo un ulteriore studio geologico e previsione di lavori di bonifica. Il commissario straordinario ha molti poteri e quindi si è assunto la responsabilità di avere scavalcato il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che nel suo documento conclusivo dichiarava: “ non appare condivisibile rinviare alla redazione del progetto esecutivo le problematiche irrisolte, in quanto costituiscono aspetti tecnici propri della progettazione definitiva” (seduta del 27.7.2017 – pag.79). L'impatto diretto che hanno queste opere sull'impermeabilizzazione dei suoli, l'interruzione e la deviazione di molti canali e corsi d'acqua sono tutti fattori che, in un contesto di intensificazione degli eventi metereologici estremi, moltiplicano i danni a dismisura. Proprio in questi giorni appaiono le strazianti immagini di inondazioni, frane, smottamenti con il suo carico funesto di morti in Romagna. Gli esperti concordano sul fatto che gran parte dei danni siano dovuti alla cementificazione e uso improprio del territorio. Alla luce di queste immagini non possiamo che inorridire di fronte alla determinazione dei “decisori” di convogliare risorse pubbliche sulla costruzione di una ennesima inutile infrastruttura stradale come la nostra Ozzero/Magenta anziché utilizzare le risorse per una sacrosanta prevenzione dei disastri, della tutela del territorio e la conseguente perdita di preziose vite umane".

 

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