Traguardo

Il carcere di Bollate organizza la festa per l'anniversario della Polizia Penitenziaria

Il direttore Leggieri: "La complessità del lavoro della Polizia Penitenziaria si può esprimere attraverso due parole chiave: equilibrio e coraggio"

Il carcere di Bollate organizza la festa per l'anniversario della Polizia Penitenziaria
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La scelta sull'organizzatore dei festeggiamenti per il 205esimo anniversario di fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria è ricaduta sul carcere di Bollate

La scelta del carcere di Bollate

Si è tenuta questa mattina, giovedì, a Milano, nella Sala di Rappresentanza del Rettorato dell’Università degli Studi, la cerimonia dedicata al 205esimo anniversario di  fondazione della Polizia Penitenziaria. Quest’anno l’organizzazione dell’iniziativa - che per la prima volta ha avuto una dimensione regionale - è stata affidata alla II Casa di Reclusione di Milano Bollate.

Durante la cerimonia, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Pietro Buffa, provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria della Lombardia, Giorgio Leggieri, direttore del Carcere di Bollate e Samuela Cuccolo, Comandante del Reparto del Carcere di Bollate, sono state evidenziate le peculiarità e l’identità di un Corpo che conta circa 36.600 unità in Italia e 4.500 in Lombardia. Il Corpo di Polizia Penitenziaria vanta oltre due secoli di storia e, grazie all’esperienza maturata, ha conseguito specificità che lo caratterizza dalle altre Forze a ordinamento civile e militare.

La scelta da parte della direzione del Carcere di Bollate di organizzare la cerimonia in una sede esterna, nel cuore della città di Milano, ha avuto l’obiettivo di evocare la centralità e l’unicità del sistema penitenziario regionale e il forte legame che l’Amministrazione penitenziaria ha con la regione Lombardia, con la città di Milano e con gli atenei milanesi.

Lo slogan

Lo slogan scelto per la manifestazione “Polizia Penitenziaria, orientati al futuro”, ha inteso mettere in luce uno degli aspetti più significativi di questa professione: la capacità di garantire quotidianamente ai detenuti una finestra sul futuro, che è sinonimo di speranza.

“Siamo onorati di essere stati incaricati di organizzare la prima cerimonia regionale del Corpo di Polizia Penitenziaria – ha dichiarato Giorgio Leggieri, Direttore del Carcere di Bollate - La complessità del lavoro della Polizia Penitenziaria si può esprimere attraverso due parole chiave: equilibrio e coraggio. Equilibrio tra le esigenze di prevenzione e tutela dell’ordine e della sicurezza interna degli istituti e quelle di stimolo verso un processo di responsabilizzazione delle persone detenute. E coraggio nel gestire un servizio prezioso, esigente e rischioso che spesso sfinisce fisicamente e psicologicamente”.

"Il tema del futuro ricorre nel nostro agire quotidiano – ha spiegato Samuela Cuccola, Comandante del Reparto del Carcere di Bollate – ed è legato al tema della speranza. La nostra è una vera e propria missione, che porta con sé una profonda responsabilità, che si estrinseca nei gesti quotidiani, a volte silenziosi, spesso impercettibili, di cui non si tiene memoria, ma che spesso cambiano la vita di coloro che ne beneficiano”.

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