CAMPIONE DI CICLISMO

Il busto di Libero Ferrario torna a casa

Viaggio a Carrara per familiari e amici del campionissimo, la cui statua era stata trafugata dal cimitero due anni fa ma che ora è stata duplicata

Il busto di Libero Ferrario torna a casa
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Sono trascorsi due anni esatti dal giorno in cui fu trafugato con un vile gesto dal cimitero di Parabiago il busto del campione parabiaghese Libero Ferrario. Ma a breve, grazie all’intervento dei famigliari e degli appassionati di ciclismo, la scultura potrà tornare al suo posto.

La vicenda

Collocato sul cippo all’interno del cimitero, il monumento venne sottratto per mano di ignoti. Apparteneva al primo italiano ad aver vestito la maglia di campione mondiale di ciclismo a seguito della vittoria di Zurigo dell’agosto 1923 e di cui quest’anno ricorre infatti il centenario. In ballo, dunque, una questione di prestigio e di onore. Una dimostrazione di riconoscenza per colui che aveva reso grande la città agli occhi del mondo intero.

La decisione di far scolpire il nuovo busto

Le ricerche per trovare i colpevoli di questo atto furono come un buco nell’acqua. E la disperazione fu tanta, accompagnata dagli interrogativi sul ripristino della statua. Uno smacco imperdonabile per la comunità locale.  E così la famiglia di Ferrario, i cui membri risiedono a Parabiago, non si è arresa di fronte all’evidenza e ha deciso di far costruire un nuovo busto. Per questa ragione si sono recati, insieme a una decina di rappresentanti del Gruppo ciclistico Libero Ferrario, nella giornata di sabato a Carrara dove un’attività locale ha scolpito l’installazione destinata ad essere ricollocata al camposanto cittadino.

La spedizione carrarese

«Come quattro anni fa avevamo riportato a casa la maglia originale del campionissimo, che si trovava al Museo del Ghisallo ma che è stata poi installata al Museo del ciclismo di Parabiago, questa volta ci siamo mobilitati per dimostrare l’attaccamento del nostro collettivo all’amato campione» commentano il vice presidente della Libero Ferrario Gino Nebuloni e il segretario Antonio Patané in riferimento alla spedizione carrarese, durante la quale il gruppo ha preso parte alla fase dei ritocchi che hanno preceduto le finiture del busto in marmo.

Gruppo L. Ferrario con maestranze e parenti (1)
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I protagonisti della spedizione a Carrara

Le tempistiche

Il ricollocamento di quest’ultimo, intanto, avverrà nelle prossime settimane e più precisamente domenica 14 maggio, quando è prevista una cerimonia che sarà caratterizzata per il ripristino del busto e impreziosita da numerosi momenti solenni. Al cimitero, infatti, ci sarà la consacrazione vera e propria cui farà seguito la deposizione di una corona d’alloro. In mattinata spazio inoltre alla Santa Messa che verrà celebrata nella chiesa dei Santi Gervaso e Protaso. Al termine il pranzo sociale del gruppo cicilistico presso un noto ristorante del territorio.

Anche la politica è intervenuta sull'argomento

Una vicenda, quella relativa al busto trafugato, che era stata oggetto delle considerazioni della politica.

«Riteniamo doveroso, in vista del centenario, che il Comune provveda a commissionare una copia del busto trafugato e a rimetterlo al suo posto», avevano suggerito i consiglieri comunali del Pd nei mesi scorsi, fermo restando che la battaglia per il ritorno del busto nel posto che gli spetta è diventata una questione di principio, che va al di là del colore politico.

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