il riconoscimento

Il Brigadiere Gaetano D'Antona Cavaliere della Repubblica

"Ho sempre lavorato con la massima dedizione. Potrei già andare in pensione, ma mi sento ancora giovane e voglio continuare a lavorare. E’ bello ricevere questo riconoscimento dopo anni di sacrificio".

Il Brigadiere Gaetano D'Antona Cavaliere della Repubblica
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Lo ricorderete per essere riuscito ad arrestare tra Bollate e Novate Milanese due rapinatori armati nel 2008. Il Brigadiere Capo Gaetano D’Antona, 54 anni di Caronno Pertusella (Varese) dopo aver ricevuto la medaglia d’oro al merito civile, verrà insignito del titolo di Cavaliere «Al merito della Repubblica Italiana».

Gaetano D'Antona Cavaliere della Repubblica

Circa vent’anni nel territorio bollatese con la divisa dell’Arma dei Carabinieri. Gaetano D’Antona è arrivato nel territorio nel 1995 come carabiniere ed è rimasto alla Tenenza di Bollate fino al 2018. In questi anni è stato impegnato in numerose attività e operazioni. In particolare, era un appuntato scelto di turno assieme al suo collega, all’epoca carabiniere Christian Puppo, quando hanno dovuto gestire una situazione molto concitata e complessa.

Gaetano D'Antona medaglia al merito
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Gaetano D'Antona
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La rapina a mano armata

Era il 2 dicembre 2008, quando i due militari hanno affrontato due soggetti protagonisti di una rapina all’ufficio postale bollatese che, muniti di fucile e mitragliatore, avevano ferito un impiegato. Riuscirono ad inseguire, fermare e arrestare i malviventi a Novate Milanese, e recuperare la refurtiva e le armi. "Chiaro esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere", era scritto nella motivazione della medaglia d’oro al merito civile ricevuta per questa operazione.

Le missioni umanitarie

In questi anni Gaetano D’Antona è diventato Brigadiere Capo e ha continuato a prestare servizio all’Arma dei Carabinieri con massima devozione: oggi è alla Tenenza di Paderno Dugnano, ma negli ultimi anni si è reso protagonista di missioni umanitarie, come quella del 2020 in Kosovo, dove volontariamente ha fatto domanda per poter assistere le popolazioni nel territorio e dare supporto ai colleghi. Sei mesi di duro lavoro in un luogo dalla gestione impegnativa, dove la massima reperibilità e lo spirito di sacrificio sono necessari.

Poi, è arrivata la notizia

Oggi riceverà il titolo di Cavaliere «Al merito della Repubblica Italiana» dal Prefetto Salvatore Pasquariello. Una grande soddisfazione per un uomo dello Stato:

"Non me l’aspettavo, si cerca sempre di dare il meglio sul lavoro - ha affermato il Brigadiere Capo - Ho sempre lavorato con la massima dedizione. Potrei già andare in pensione, ma mi sento ancora giovane e voglio continuare a lavorare. E’ bello ricevere questo riconoscimento dopo anni di sacrificio".

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