Memoria storica della città

Il bar, l'Anpi, l'amore per la cultura: Novate perde Libero Meroni, memoria storica della città

Una delle sue lezioni era: “Se sei intelligente non dovrai essere furbo”

Il bar, l'Anpi, l'amore per la cultura: Novate perde Libero Meroni, memoria storica della città
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Aveva 94 anni e un cuore «libero» come il suo nome. Libero Meroni ha segnato la storia della città con il suo bar, il suo sorriso e il suo impegno sociale. Tutto si è spento per sempre.

Libero Meroni

Nato nel 1930 in Benefica al cortile del Fabbricone, Libero Meroni era un novatese doc. Una di quelle memorie storiche della città che sentirlo parlare sembrava leggere un libro aperto. Ogni vicolo novatese non gli era nuovo e ogni cambiamento è come se lo appuntasse nella mente, pronto a raccontarlo. Sua moglie Romana è stata la colonna della Polisportiva, e anche lei è venuta a mancare quest’anno, nel mese di giugno. Dal loro amore sono venuti al mondo Laura, Nicoletta e Alberto.

La Caffetteria Taié

Lui gestiva il bar Caffetteria Taié alla fine degli anni Cinquanta: era il bar dei novatesi, dove potevi mangiare i ravioli, gnocchi, la lasagna ma anche discutere di attualità.

"In questi giorni che è venuto a mancare, in tanti hanno bellissimi ricordi di lui - ci spiega Nicoletta Meroni - Papà era una persona tradizionalissima, per lui la cosa più importante era studiare, farsi una cultura. Era un vero comunista. Non gli interessava la macchina nuova o vestirsi bene, solo la conoscenza, che rende liberi. “Se sei intelligente non dovrai essere furbo”, diceva sempre. Eppure lui aveva la quinta elementare, è stato autodidatta ma era appassionato di storia. Era sempre col giornale in mano, amava la politica ed era molto informato. Ci ha tramandato valori molto attuali. Era orgogliosissimo dei nipoti e l’unica cosa che gli dispiaceva nell’ultimo periodo, come ci ha detto, era “Non vedere dove arriveranno Arianna e Andrea”".

Il messaggio di Ernesto Giammello, suo amico e "compagno"

Un messaggio d’affetto e stima infiniti anche quello arrivato da Ernesto Giammello, presidente del Circolo Sempre Avanti e suo caro amico e "compagno":

"Meroni è stato per moltissimi anni figura importante, soprattutto nella sezione Anpi “Marco Brasca” come organizzatore nella preparazione del 25 aprile. Ricordo che la sera del 24 aprile dopo la tradizionale fiaccolata assieme ad un’altra figura storica Darcizio Piazzi andavano a mettere le bandiere dell’Anpi e il tricolore con le scritte antifasciste lungo il percorso che il giorno dopo faceva il corteo. E anche il diffondere assieme ad altre antifasciste la coccarda e il giornale “Patria”. Meroni è stato anche un convinto Cooperatore come consigliere d’amministrazione del circolo, come si vede in una foto apparsa sui social con il grembiule mentre lava le bottiglie del vino che servivano poi da imbottigliare e venderlo ai soci: ecco questo è stato Libero".

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