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I “Fanti piumati” donano 1500 euro all’Hospice di Bià

Per ricordare il Bersagliere e il Cavaliere al merito della Repubblica Ambrogio Locatelli

I “Fanti piumati” donano 1500 euro all’Hospice di Bià
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I Bersaglieri si sono recati all’Hospice di Abbiategrasso per consegnare un assegno da 1500 euro, ricavato di un torneo  di tiro al bersaglio organizzato ad ottobre.

Bersaglieri dal cuore d'oro

Le forti emozioni vissute nella gara di tiro al bersaglio, organizzata a ottobre a Tradate per ricordare il Bersagliere e il Cavaliere al merito della Repubblica Ambrogio Locatelli di Abbiategrasso, morto a 83 anni nel marzo 2020, si sono rinnovate venerdì, quando il presidente regionale Gianfranco Moresco, i parenti di Locatelli e molti «Fanti piumati» si sono recati all’Hospice di Abbiategrasso per consegnare un assegno da 1500 euro, ricavato del torneo benefico organizzato a ottobre per ricordare l’amico scomparso. L’iniziativa dello scorso mese aveva richiamato a Tradate tanti Bersaglieri delle province di Varese e Milano e, dopo la gara in cui a trionfare è stato solo la voglia di ricordare un amico e la solidarietà, il divertimento è continuato all’oratorio di Cislago per il pranzo, grazie all’organizzazione del presidente regionale, Gianfranco Moresco, residente in paese, e la collaborazione di don Francesco Marrazzo, che ha concesso gli spazi oratoriali per l’evento. Alla cerimonia avevano presenziato i famigliari del Cavaliere Locatelli, tra cui la moglie Mariangela Donà, il generale Benito Pochesci, il generale Giovanni Campopiano, il sindaco Stefano Calegari e una delegazione di studenti bersaglieri con il presidente Pierantonio Zucchinali.

La struttura di Via dei Mille

L’Hospice è nato nel 1994 in via dei Mille ad Abbiategrasso per offrire assistenza gratuitamente ai malati inguaribili.

All’interno della struttura ci 14 camere singole, con bagno dedicato, e dotate di poltrona letto al fine di permette ai familiari che lo desiderano di trascorrere la notte in compagnia del loro caro. Sul territorio, invece, operano con quattro équipe multiprofessionali che raggiungono giornalmente circa 50 pazienti sparsi in 37 comuni.

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