Riconoscimento

Gratteri cittadino onorario di Cornaredo

Il magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia insignito della cittadinanza onoraria di Cornaredo

Gratteri cittadino onorario di Cornaredo
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Mercoledì all’Auditorium comunale Palazzo La Filanda in piazza della Libertà di Cornaredo è stata conferita la Cittadinanza onoraria  al dottor Nicola Gratteri, magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia e Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro.

Nicola Gratteri

Presenti per l’incontro il sindaco di Cornaredo Yuri Santagostino, la presidente del Consiglio comunale Susanna Dametti, il Consigliere regionale e membro commissione antimafia regionale Luigi Piccirillo, il Consigliere comunale Marco Cardillo, promotore di questa iniziativa attraverso la sua mozione, datata 6 febbraio 2020, che aveva come oggetto: riconoscimento pubblico al Procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, quale cittadino onorario per l’alto servizio svolto a favore dello Stato Italiano , a seguito delle minacce di morte recentemente subite. Mozione deliberata all’unanimità nel Consiglio comunale del 10 marzo dello stesso anno, con una interessante motivazione che si conclude così: “[…]Ritenendo l’opera di affermazione della legalità di Nicola Gratteri, dei suoi collaboratori e delle forze di polizia meritevole di attenzione, interesse e di divulgazione soprattutto nei confronti delle giovani generazioni, con il conferimento della cittadinanza onoraria di Cornaredo si vuole esprimere la solidarietà della società civile che non si vuole rassegnare allo strapotere crescente della criminalità organizzata favorendo, in tal modo, la consapevolezza e il rafforzamento dei principi di giustizia e legalità».

Cittadinanza onoraria

In sala oltre a tanti cittadini erano presenti anche i ragazzi e le ragazze del Centro di Protagonismo Giovanile di Cornaredo, che avevano portato sullo stesso palco «Depistaggi possibili e amori impossibili», spettacolo molto apprezzato che è valso una ripetizione in Regione Lombardia, e un viaggio a Palermo nel giorno del trentesimo Anniversario della strage di via D’Amelio.
«Molto spesso capita di vedere atteggiamenti, azioni, che ci portano a considerare la mafia come una compagnia di strada. Come se il fatto di saperla presente nei nostri territori lo dessimo quasi ormai per scontato, portandola affianco nella nostra vita di comunità» con queste parole il sindaco Yuri Santagostino ha iniziato il suo discorso, nel quale ha voluto ricordare anche i quattro beni confiscati alle mafie e ora di utilizzo pubblico sociale.
«Praticare l’antimafia dipende sì in primis da chi rappresenta le istituzioni e dalla magistratura, ma dipende anche dall’attività che noi facciamo quotidianamente».
Dopo l’intervento del sindaco la presidente del Consiglio comunale Susanna Dametti, visibilmente emozionata, ha dato il benvenuto all’ospite della serata e gli ha raccontato l’iter che ha portato la città a dare la cittadinanza onoraria. Il promotore della mozione, il consigliere Marco Cardillo «Avere una figura come la sua qui, davanti alla nostra cittadinanza è fondamentale per ribadire che la nostra comunità dice no alla mafia».

No alla mafia

L’intervento del consigliere Regionale Luigi Piccirillo ha sottolineato l’importanza del sostegno che chiunque deve dare ai magistrati e alle forze dell’ordine per bloccare il fenomeno mafioso. Dopo gli interventi istituzionali il sindaco ha invitato il dottor Gratteri a firmare l’Albo D’Onore del Comune di Cornaredo, e a ritirare una targa ricordo con sopra scritto: «Al dottor Nicola Gratteri. Cittadino Onorario, per il suo impegno a favore della legalità e di contrasto alle mafie. Con stima e riconoscenza». E’ stato poi il momento delle letture da parte di 4 ragazze e 1 ragazzo del Centro di Protagonismo Giovanile, dove si sono ascoltate domande e riflessioni. In conclusione il neo cittadino cornaredese ha espresso i suoi ringraziamenti a tutti e ricordato la grande presenza della ‘ndrangheta nel nostro territorio :«La Lombardia è la regione più ricca d’Italia e per questo è la regione a più alta densità mafiosa. C’è bisogno di più magistrati, c’è bisogno di più forze dell’ordine specializzata nel contrasto alle mafie, perché la mafia è qualcosa di più complesso, di più raffinato, di più sofisticato. Oggi la mafia non ha bisogno di uccidere».
Perché il vero problema delle mafie è quando finiscono sulle prime pagine dei quotidiani, altrimenti se la stampa non ne parla vuol dire che il problema non esiste: «Noi magistrati dobbiamo recuperare di credibilità nei confronti vostri, perché non solo dobbiamo essere onesti, ma anche apparire tali, altrimenti non verreste mai da noi per raccontarci le vessazioni che subite. Dobbiamo fare tutti la nostra parte. Noi abbiamo bisogno del rapporto di fiducia con voi cittadini» con queste parole conclusive il dottor Nicola Gratteri si è alzato per prendere il giusto tributo di applausi da parte del vasto pubblico che ha riempito la sala.

 

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