Il progetto

Gli alunni della Santa Caterina a lezione dal campione di Biathlon

Gli studenti della scuola elementare Santa Caterina di Magenta, hanno incontrato l'ex olimpionico Adriano Darioli

Gli alunni della Santa Caterina a lezione dal campione di Biathlon
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Continua il progetto delle Olimpiadi all’Istituto comprensivo Carlo Fontana di Magenta. L’iniziativa, iniziata nel mese di febbraio e che proseguirà fino al termine dell’anno scolastico nei vari plessi del comprensivo magentino, ha visto protagonista nella giornata di martedì un ex campione di Biathlon (sci di fondo e carabina): Adriano Darioli.

Gli alunni della Santa Caterina a lezione dal campione di Biathlon

Il campione degli anni ‘80 è intervenuto incontrando gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola elementare Santa Caterina raccontando ai piccoli studenti la sua storia e la sua esperienza. Un racconto interattivo grazie alle domande che gli alunni hanno preparato e attraverso le quali l’atleta, dieci volte campione italiano e che ha partecipato per due volte ai giochi olimpici (Lake Placid 1980 e Sarajevo 1984), ha ripercorso la sua carriera sportiva e non.

La testimonianza di Adriano Darioli agli alunni della scuola Santa Caterina

L'impegno di Darioli

Darioli ha raccontato agli studenti quanto la neve sia stata per lui fonte di successo sportivo e al contempo fonte di umanità per il suo lavoro di finanziere attraverso il quale si è sempre messo a disposizione del prossimo per aiutarlo trovandosi spesso in situazioni di difficoltà e a dover soccorrere persone che necessitavano aiuto, talvolta addirittura rimaste intrappolate nella neve.

«A nome di tutta la scuola Santa Caterina ci teniamo a ringraziare il campione Darioli per aver dedicato il suo tempo a noi raccontando ai nostri alunni la sua esperienza e la sua vita nel mondo dello sport», spiega il docente Tommaso Colombo, referente del progetto Olimpiadi.

Una testimonianza come detto che ha colpito molto i piccoli studenti di 4ª e 5ª, come sottolineato anche dalla maestra Sabina Boschetti:

«La cosa che ho voluto rimarcare ai nostri bambini è stato il talento di Darioli e la sua resistenza fisica al clima della montagna che ha messo al servizio non solo dello sport, ma anche degli altri visto il suo impegno nelle Forze dell’ordine sempre in prima linea per aiutare il prossimo».

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