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Foto Bossi chiude dopo quasi 70 anni di scatti unici

Una storia familiare che ha attraversato l'evoluzione della fotografia

Foto Bossi chiude dopo quasi 70 anni di scatti unici
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Dopo quasi 70 anni la saracinesca di Foto Bossi si è abbassata per sempre. All’interno i proprietari Giovanni Sesia e Tiziana Neri stanno sistemando le ultime cose, ma da venerdì 12 novembre l’attività è ufficialmente cessata, dopo un piccolo brindisi a sorpresa pensato dai commercianti della zona.

Foto Bossi chiude

Un pezzo di storia della città della Battaglia di cui Foto Bossi ha immortalato la maggioranza dei momenti più belli: cerimonie, manifestazioni, eventi, fin da quanto nel novembre 1953 Giuseppina Bossi avviò l’attività, dopo aver studiato e approfondito la professione addirittura in Africa, oltre che a Milano, ai tempi della guerra, affiancata dal marito Carlo Sesia.
L’anno prima era nato il figlio Giovanni, che di fatto è cresciuto tra negativi, camera oscura e macchine fotografiche non potendo fare altro che innamorarsi di quel lavoro. Ebbero anche un’altra figlia, Laura, ma fu Giovanni a portare avanti il negozio di famiglia, dal 1980, sempre lì, in via Milano, in quella bottega sopra la quale aveva vissuto con mamma e papà. A dargli man forte subentrò la moglie Tiziana, confermando la tradizione di un negozio di famiglia.

Una storia di famiglia

E’ il figlio Carlo a raccontare con emozione la storia dell’attività che oggi chiude per la meritata pensione dei suoi titolari: «Mio padre è cresciuto in negozio e fin da ragazzino ha lavorato coi nonni, imparando al tecnico poi affinata con scuole specialistiche. Conserva ancora (e guai chi la tocca!) la sua prima macchina fotografica, ancora col rullino. Ha attraversato tutta l’evoluzione della fotografia, dalla camera oscura, in cui trascorreva tante ore, al digitale. Un cambiamento epocale, a cui si è adattato, imparando nuove tecniche, senza però dimenticare la tecnica. Ricordo quando, da piccolo, giocavo in negozio, mentre lui sviluppava le foto e mi sgridava se aprivo le tende facendo luce… Oggi si fa tutto al pc».
Giovanni, sempre sul campo con la sua macchina fotografica, Tiziana che a volte lo seguiva per i video, ma più presente in negozio. Passione e dedizione per generazioni di magentini: in molti, nell’album dei ricordi, avranno una fotografia firmata Foto Bossi.  «Per anni non c’erano vacanze, perché papà seguiva le cerimonie. 60-70 matrimoni l’anno, poi tutti gli eventi della Chiesa. Seguiva anche le associazioni, quando lo chiamavano», continua Carlo. Tante fotografie, a testimoniare una realtà profondamente cambiata e un mestiere trasformato dall’avvento del digitale. Un figlio, Carlo, che non ha però seguito le orme di mamma e papà e che ora vuole onorare la loro storia con questa sorpresa su Settegiorni.

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