Magenta

«Fiore sospeso», l'idea di tre magentine per chi è in difficoltà

L'idea solidale di tre magentine per chi non può permettersi ornamenti per i propri cari.

«Fiore sospeso», l'idea di tre magentine per chi è in difficoltà
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Un «fiore sospeso» per chi non può permettersi di acquistare omaggi floreali per i propri cari al cimitero.
L’iniziativa nasce da una coppie di amiche magentine, Natascia Trezzi e la funambolica Jessica Oldani, fiorista e negoziante spesso impegnata iniziative benefiche.
Da tempo hanno in mente il progetto e, ora, hanno deciso di condividerlo con tutta la città, sperando che la solidarietà, come spesso accade, diventi virale.
«Purtroppo, sentiamo spesso di furti al cimitero. Fiori e vasi che spariscono, forse per mano di chi non può permettersi di acquistarne. E allora vogliamo andare incontro a queste persone, affinché si fermi questo brutto fenomeno che lascia davvero tanta amarezza».
Da qui l’idea del fiore sospeso, sulla scia del celebre caffè sospeso, che vuole offrire un’alternativa dignitosa a chi vive un momento di difficoltà economica, ma desidera comunque onorare I propri cari con un omaggio floreale.

Il «fiore sospeso»

«Abbiamo pensato alla formula migliore per coinvolgere le persone, sia chi può generosamente donare, sia chi desidera usufruire di questa opportunità - spiega Jessica – Chiunque potrà venire in negozio da me, in via Garibaldi, indicare la cifra della donazione o l’oggetto dell’acquisto. Io scriverò tutto su una lavagnetta posta all’esterno dell’esercizio e chi avrà bisogno potrà entrare e dirmi cosa prenderà per I suoi cari. Il tutto in anonimato, a tutela della dignità di chiunque desideri partecipare e che non si deve vergognare di accettare un piccolo aiuto».
Un gesto che viene dal cuore, per tutto il mese di ottobre, nell’esercizio di via Garibaldi, dove Oldani metterà a disposizione piantine, fiori recisi e qualsiasi ornamento I magentini (e non solo) dal cuore grande vorranno regalare.
«Stiamo già ricevendo prenotazioni anche da fuori Magenta, a dimostrazione del fatto che la generosità non ha confini. Ciò che avanzerà, il 31 ottobre, sarà portato nella cappelletta del cimitero, a disposizione di chi ne avrà bisogno, anche in vista della ricorrenza dei morti- conclude la negoziante, che mercoledì ha avviato ufficialmente l’iniziativa- C’è tanta negatività in giro, speriamo di dare un po’ di speranza».

Il campo dei più piccoli

La notizia ha subito fatto breccia: al progetto di Jessica e Natascia, si è aggiunta l’idea di un’altra magentina, la restauratrice Sara Garanzini, di decorare anche le tombe dei bimbi «dimenticate»: piccoli mai nati o morti in fasce, magari tanti anni fa, e che oggi non hanno nessuno che si prenda cura di loro. Il fiore sospeso, magari bianco, ricorderà anche loro e abbellirà il loro luogo di riposo eterno. «Abbiamo colto l’idea e deciso di unire le forze; sceglieremo dei fiori e delle decorazioni appropriate, credo sia un tema che tocchi la sensibilità collettiva», conclude Jessica.
Dall’estate Sara si occupa del campo dei bambini: «Ho chiesto il permesso e ho iniziato a curare l’erba, sistemare i sassi - racconta emozionata - Appena ho visto l’idea di Jessica ho pensato si potesse fare qualcosa anche per i bimbi nati prima di nascere o morti in fasce. Da mamma ho visto subito l’opportunità di fare qualcosa anche per loro e sarò io stessa ad occuparmene, anche dopo la festività dei morti».
Una solidarietà davvero...

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