Festa della cultura e della civiltà contadina

Festa della cultura e della civiltà contadina
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Attrezzi, manufatti antichi, abitudini, modi di vivere e passatempi tipici della vita contadina. Così per la prima volta l’Associazione Amici del Museo del Siolo AMUSI ha messo in scena, domenica pomeriggio, la “Festa della cultura e delle civiltà contadina” a Garbagnate Milanese.

Festa

Location ideale: quello che un tempo era il cuore pulsante della vita agricola locale. La frazione Siolo era un agglomerato di cascine non proprio vicine al centro dell’allora paese oggi è stato sostituito da una fila di residenze. Il disegno per volere dei progettisti è aderente all’antico perimetro delle cascine. È rimasta una pavimentazione coerente e al centro della piazza l’antico lavatoio divenuto un monumento alla vita agricola del passato. La festa ha visto molti visitatori che hanno potuto vedere come era fatta la quotidianità dei contadini. Accattivante la rappresentazione degli antichi mestieri: volontari accomodati per fare il vecchio ciabattino o il battitore di ferro. Volontarie in veste di sarte con l’aiuto del vecchio arcolaio e dei gomitoli per realizzare sul posto i supporti di lana che servivano per governare una casa dove troneggiava il grande camino e il pentolone con l’unica pietanza della sera.

Preservare la vita semplice

“Questa rievocazione storica li avvicina alla natura e al mondo contadino, consentendo loro di comprendere meglio l'importanza dell'agricoltura e l'importanza di preservare una vita semplice meno frenetica a misura d’uomo e a contatto costante con la natura” ha dichiarato la socia di AMUSI e professoressa Claudia Banfi.

La compagnia Teatro del Vento ha presentato uno spettacolo di racconti dell’epoca. Il corpo musicale Santa Cecilia una carrellata di brani tipici della tradizione. Sotto la tettoia dell’antico lavatoio sono stati offerti torta Paciaretta e con l’uva esclusivamente fatte in case con la ricetta del 1920. Di grande impatto la visita alla Mostra permanente della vita contadina e delle fornaci più nota come “Museo di Siolo”. Sotto i proiettori le sezioni con gli strumenti del lavoro, per la bachicoltura, i mobili della casa del colono, gli attrezzi della cucina. La collezione, in continuo aggiornamento, comprende oggetti di fine ottocento e primo novecento. Alle pareti i dipinti del pittore locale Ambrogio Allievi (1928-1999) che illustrano gli ambienti del mondo contadino. Per l’occasione è stato acceso uno schermo interattivo con i filmati e i racconti delle viva voce di anziani. Alla fine Vin-brulè e arachidi per i presenti. La rievocazione storica che ha riportano indietro nel tempo ha permesso di comprendere meglio le peculiarità della vita contadina cuore pulsante di questa manifestazione.

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