Progetto ingegneristico

Expo 2020: il padiglione degli Emirati Arabi "vola" grazie a Parabiago

Il prestigioso piano dell'architetto Santiago Calatrava, realizzato dalla Duplomatic MS Spa di Parabiago, per il padiglione degli Emirati Arabi a Expo 2020.

Expo 2020: il padiglione degli Emirati Arabi "vola" grazie a Parabiago
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Ha spiccato il volo il falco del padiglione degli Emirati Arabi Uniti a Expo 2020. E lo ha fatto grazie a Parabiago.

Expo 2020: il ruolo di Parabiago

Si è aperta venerdì 1° ottobre 2021 a Dubai, a un anno di distanza dalla data prevista a causa del Covid, la prima Esposizione Universale che si tiene in Arabia e uno dei padiglioni più particolari della manifestazione porta la firma di Parabiago. Infatti, le "ali di falco" del grande padiglione degli Emirati Arabi, sono state ideate dall’architetto Santiago Calatrava e realizzate da Duplomatic MS Spa, nota azienda parabiaghese che rappresenta l’eccellenza ingegneristica del Made in Italy. Loro i protagonisti della realizzazione dell’innovativo progetto di ingegneria di apertura della copertura con un particolare sistema oleodinamico.

"E' un'opera d'arte"

Calatrava e il suo team hanno sviluppato una vera e propria opera d’arte, che sarà convertita in sede del museo della storia nazionale degli Emirati.

Ha spiegato Paolo Leutenegger, General Manager di Duplomatic MS:

"Il padiglione disegnato da Santiago Calatrava è un’opera d’arte e la prima, grande difficoltà è rappresentata dalla traduzione di requisiti estetici ed esperienziali in parametri tecnici e ingegneristici. Il progetto Expo ha rappresentato una sfida importante per il nostro gruppo, sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista logistico e organizzativo. Lo sviluppo del sistema di movimentazione delle ali del padiglione degli Emirati Arabi Uniti è un unicum in tutto il mondo".

Il progetto

L’impianto Duplomatic è di fatto formato da una centrale oleodinamica di 1 mW di potenza, con un serbatoio contenente 20 mila litri di olio, che distribuisce l’olio in pressione attraverso 2,5 chilometri di tubi ai 46 cilindri idraulici sulle 28 ali.

"Il movimento deve essere perfetto dal punto di vista estetico e in questo viene in aiuto l’architettura dell’elettronica di controllo, con nove computer e software dedicato, che gestisce oltre 2.000 punti di controllo distribuiti nel padiglione - ha concluso Leutenegger - Il progetto è maestoso".

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