Dall'1 giugno

Esercizi pubblici, ecco le nuove regole

Si torna a mangiare anche al chiuso, rispettando le distanze.

Esercizi pubblici, ecco le nuove regole
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Nuove regole da rispettare dall'1 giugno per gli esercizi pubblici, ma soprattutto nuove opportunità dopo il lockdown, le chiusure e le ferree disposizioni della prima riapertura.  Confcommercio Magenta-Castano Primo ha divulgato alcune precisazioni utili per gli esercenti.

Esercizi pubblici, ecco le nuove regole

Cosa cambia per bar, ristoranti, trattorie, gelaterie e pizzerie?
Resta per i clienti l’obbligo di indossare la mascherina. Il Comitato tecnico scientifico nazionale, infatti, nelle proprie linee guida ha raccomandato che i dispositivi a protezione delle vie respiratorie vengano indossati in ogni occasione in cui non si è seduti al tavolo, tranne quando si mangia e si beve. Il personale dovrà indossarle sempre. I titolari dovranno calcolare, sulla base della capienza del locale, il numero massimo di potenziali clienti che possono essere accolti al chiuso contemporaneamente e mettere a disposizione delle persone i dispenser per la disinfezione delle mani.
I tavoli dovranno essere distanziati di almeno 1 metro. Inoltre, sempre dall’1 giugno si potrà nuovamente consumare al bancone dei bar, mantenendosi però distanti almeno 1 metro dagli altri clienti.
Per i più fortunati, ossia per chi risiede nelle regioni che diventeranno bianche, già da lunedì il coprifuoco sarà derubricato a un triste ricordo. In zona gialla resta invece fisso dalle 23 alle 5 del mattino successivo fino al 6 giugno. Dal 7 giugno il coprifuoco sarà spostato alla mezzanotte (e sempre fino alle 5 del mattino seguente), mentre dal 21 giugno sarà definitivamente cancellato.
Per i più fortunati, ossia per chi risiede nelle regioni che diventeranno bianche, già da lunedì il coprifuoco sarà derubricato a un triste ricordo. In zona gialla resta invece fisso dalle 23 alle 5 del mattino successivo fino al 6 giugno. Dal 7 giugno il coprifuoco sarà spostato alla mezzanotte (e sempre fino alle 5 del mattino seguente), mentre dal 21 giugno sarà definitivamente cancellato.

Le precisazioni utili di Confcommercio Magenta-Castano Primo

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta dello scorso 28 aprile, ha approvato le “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, disciplinanti, tra l’altro, le misure di prevenzione relative ai settori della ristorazione. Ecco alcune precisazioni:

"In merito alla disposizione dei tavoli, si prevede la necessità di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso, estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio, e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione.
Per la consumazione al banco, e in generale per gli esercizi che non dispongono di posti a sedere, viene confermato l’obbligo di assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, suscettibile di essere esteso anche in questo caso a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio e a eccezione delle persone non sottoposte a obblighi di distanziamento (tale aspetto afferisce alla responsabilità individuale).
Permane l'obbligo di mantenere aperte - salvo i casi in cui le condizioni metereologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano - porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni, mentre, invece, viene meno la previsione circa la possibilità di mettere a disposizione dei clienti riviste, quotidiani e materiale informativo (che invece veniva espressamente prevista nelle precedenti linee guida)".

Ovviamente resta fermo l'obbligo di esporre all'ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all'interno.

In attesa della zona bianca

Da oggi, lunedì  31 maggio 2021, Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia entreranno ufficialmente in zona bianca; la Lombardia, invece, dovrà attendere con ogni probabilità fino al 14 giugno prima di entrare nella più bassa fascia di rischio.

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