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Einaudi e Bramante lanciano la settimana corta

Nelle due scuole superiori di Magenta il prossimo anno scolastico le lezioni si terranno solo dal lunedì al venerdì

Einaudi e Bramante lanciano la settimana corta
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Una vera e propria rivoluzione per due scuole superiori di Magenta. A partire dal prossimo anno scolastico 2024/2025, l’Istituto Einaudi e il Liceo Bramante introdurranno la settimana corta. Niente più lezioni il sabato, ma concentrate dal lunedì al venerdì. Nessuna modifica al monte ore settimanale, ma giornate più lunghe, fino 7 ore per l’Einaudi e 6 invece per il Bramante.

Einaudi e Bramante lanciano la settimana corta

«La proposta di istituire la settimana corta per il nostro Istituto è partita da me - spiega la Dirigente Scolastica dell’Einaudi Maria Grazia Pisoni - Una delle mie riflessioni è stata quella legata al ridar dignità alla domenica. Con l’attuale didattica infatti i ragazzi il sabato tornano a casa dopo la scuola e difficilmente si mettono sui libri e usano la domenica come giorno per studiare e prepararsi per gli appuntamenti della settimana. Così facendo invece avranno tutto il sabato da sfruttare per questo e tenere libera la domenica. Inoltre in questi anni abbiamo visto che molti studenti il sabato mattina non sono a scuola per motivi sportivi o religiosi e così facendo andiamo a risolvere il problema alla radice».

La preside dell’Einaudi ha spiegato poi il percorso fatto in questi mesi per arrivare alla decisione:

«Abbiamo coinvolto il personale docenti, il personale ata, studenti e genitori sottoponendo loro un questionario per capire quale fosse il loro parere - continua - In tutte e quattro le categorie il “sì” è risultato al di sopra del 50%. La settimana corta ci andrà inoltre a consentire di combattere un problema che secondo me è i ragazzi una volta terminate le lezioni tornano a casa e sono in balia di loro stessi. Rimanendo più a scuola il pomeriggio e potenziando le attività extracurricolari, che già sono presenti, attraverso i fondi del Pnrr, ciò ci permetterebbe di tamponare questa problematica».

Il percorso del Bramante

Un percorso simile è stato realizzato anche al Bramante che già alla fine del passato anno scolastico ha interpellato studenti, genitori e personale dell’Istituto (docente e ata), indagando questa possibilità:

«Le indicazioni del questionario indicavano in larga parte una preferenza per la settimana lunga - spiega il Dirigente Scolastico del Bramante Felice Cimmino - Al di là di queste indicazioni abbiamo però cercato come Consiglio d’Istituto di approfondire il trend in atto sulla settimana corta cercando di capire quali fossero gli aspetti positivi e negativi».

Dopo alcune discussioni nel Consiglio d’Istituto, la scuola ha optato quindi di rimandare la votazione della proposta per presentare in contemporanea un documento che potesse sottolineare gli impegni da parte della scuola in supporto della scelta e le pratiche da mettere in campo per eliminare le criticità:

«Questo passo è stato apprezzato dal Consiglio d’Istituto e si è creato un tavolo di lavoro per la relazione di questo documento - continua Cimmino - Tra queste ci sono ad esempio l’impegno da parte dei docenti di programmare con largo anticipo verifiche e interrogazioni, poi quello di condensare ad esempio per i giorni in cui ci saranno le giornate da 6 ore, un massimo di 4 materie. Inoltre cercare di diversificare le lezioni, non più solamente lezioni frontali, ma lavori di gruppo, aumento delle ore dedicate ai laboratori».

Il dirigente scolastico ha infine concluso sottolineando come da parte della scuola ci sarà tutto l’impegno per far funzionare questa nuova modalità:

«Il nostro impegno e le nostre energie saranno tutte nella direzione di far funzionare questa nuova modalità didattica. Di sicuro ci saranno criticità, ma siamo convinti che i benefici di questa nuova modalità siano di gran lunga più ampi».

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