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Ecco come sarà il Museo dei bambini di Legnano

Approvato il progetto esecutivo del nuovo spazio espositivo che sorgerà nella palazzina Liberty di via Pontida. I lavori dovrebbero iniziare dopo l'estate e concludersi nella primavera 2025.

Ecco come sarà il Museo dei bambini di Legnano
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Un museo esperienziale per i bambini sul tema dell'acqua in via Pontida a Legnano.

Presentato il nuovo Museo dei bambini che sorgerà nella palazzina Liberty

Il nuovo spazio espositivo, ancora senza nome perché nella scelta saranno coinvolti i bambini delle scuole cittadine, sorgerà nel complesso degli ex bagni pubblici nella primavera 2025. Articolato nei due edifici degli ex bagni pubblici e dell'ex palestra, per una superficie complessiva di 3mila metri quadrati coperti più un ampio spazio esterno, avrà una biglietteria con bookshop, una sala dedicata alla narrazione e alla lettura, un'area 0-3 anni, un'area per piccoli spettacoli, dimostrazioni, incontri e laboratori, un bar con dehor (tutti spazi a fruizione libera, aperti anche a chi non acquisterà il biglietto d'ingresso al museo); una mostra permanente di installazioni dedicate all'acqua, uno spazio mostre temporanee e un tube lab nel quale i visitatori potranno cimentarsi nella costruzione e conduzione di esperimenti scientifici.
Caratteristica del museo sarà l’inclusività che interesserà tutti gli aspetti, dall’abbattimento delle barriere architettoniche ai colori e ai testi, dai font alla descrizione sonora di alcune installazioni. Un altro fattore imprescindibile in un museo rivolto innanzitutto a un target di bambini e ragazzi è la disposizione dei vari banner e mascotte e cartelli ad altezza di bambino. Il cortile sarà riqualificato con l’eliminazione dei manufatti oggi esistenti e il rifacimento in erba del fondo.

"Legnano sarà ancora più attrattiva e inserita nei circuiti turistici"

Il sindaco Lorenzo Radice esordisce:

"È un progetto al quale teniamo molto e che cambierà il volto della città, rendendola ancora più attrattiva e inserita nei circuiti turistici. Non sarà un luogo di fruizione passiva ma uno spazio capace di offrire ai bambini un'esperienza: daremo loro la possibilità di avvicinarsi a materie scientifiche, tecniche, economiche che appartengono al nostro tessuto identitario. Il tutto partendo da un tema, l'acqua, che è centrale per la storia dell'edificio (i bagni pubblici, con tanto di piscina alimentata dalle acque dell’Olona, furono costruiti nel 1903, su iniziativa privata, per ovviare ai problemi legati alla mancanza di acqua e di servizi igienici, soprattutto nelle abitazioni dei ceti meno abbienti; a essi si aggiunse, nel 1904, una palestra ginnica, poi ceduta in uso alla Società Ginnastica Legnanese, ndr) ma anche  di stringente attualità alla luce dei cambiamenti climatici in corso. Ultimo ma non meno importante, è un progetto di rigenerazione urbana di un bene esistente che, dopo il trasloco del comitato cittadino della Croce rossa italiana nella nuova sede di via Cadorna rischiava di finire abbandonato".

"Restituiremo alla cittadinanza due edifici storico identitari"

L'assessore alla Città bella e funzionale Marco Bianchi sottolinea:

"Quello che interesserà il complesso di via Pontida è un intervento di rigenerazione urbana integrale su oltre 3mila metri quadrati, che riqualifica due edifici storico identitari di Legnano restituendoli alla cittadinanza come luogo di apprendimento, divertimento e socializzazione, in primo luogo per i bambini e le loro famiglie. Si tratta di un altro tassello del patrimonio comunale che andremo a recuperare grazie anche ai fondi del Pnrr e che valorizzeremo trasformandolo, in virtù della sua nuova vocazione, in un luogo in grado di richiamare l’interesse di un territorio più ampio".

"Un altro tassello nella costruzione della Città dei bambini"

L'assessora alla Comunità inclusiva Ilaria Maffei commenta:

"Questo museo è posizionato in una zona della nostra città che vede la presenza di molti servizi per l’infanzia e rappresenta un altro tassello nella costruzione di quella Città dei bambini che siamo impegnati a realizzare. Ci sono diverse ragioni che ci hanno fatto propendere per l’acqua come tema guida di questo museo, dalla vicinanza al fiume, alla storia di questi edifici, dalle attività manifatturiere che si sono sviluppate a Legnano con la rivoluzione industriale all’importanza cruciale dell’elemento acqua per la sopravvivenza del pianeta, ma anche per gli aspetti didattici: l’acqua è, infatti, un argomento che va a toccare le materie Steam (scienze, tecnologia, ingegneria, arte e matematica) e che si può affrontare a età diverse e a diversi livelli di conoscenza. Ma il museo sarà anche una struttura aperta alla città; lo spazio dedicato alle mostre temporanee ospiterà anche le attività delle scuole e delle associazioni del territorio, mentre l’edificio fronte strada ospiterà uno spazio per attività dedicate a bambini e genitori sempre legate al tema dell’acqua e all’apprendimento a ingresso libero e un bar, la cui attività sarà strettamente legata alla vocazione del museo".

L'intervento ha un importo complessivo di 4 milioni e 770mila euro

La dirigente del settore Opere pubbliche Rosalba Russo aggiunge:

"L’intervento ha un importo complessivo di 4 milioni e 770mila euro, di cui 2 milioni e 975mila euro finanziati con fondi Pnrr (Programma di interventi Come-in ‐spazi e servizi di inclusione per le comunità metropolitane), 695mila euro da risorse di bilancio e un milione e 100mila euro attualmente coperto da mutuo. L’accensione del mutuo si è resa necessaria a seguito dell’aumento dei costi dovuto al rincaro dei materiali, per far fronte al quale l’Amministrazione comunale ha presentato richiesta di finanziamento al Fondo opere indifferibili, procedura ordinaria con l’obiettivo di recuperare risorse per estinguere nel più breve tempo possibile il mutuo stesso. Il Comune ha già provveduto alla pubblicazione della gara per l’aggiudicazione dei lavori come pure è già stata pubblicata la procedura per l’aggiudicazione per la fornitura degli arredi. L’apertura delle buste si terrà intorno alla metà di giugno e l’aggiudicazione dei lavori entro il 30 luglio. La durata dei lavori è fissata in 540 giorni consecutivi. L’obiettivo è concludere gli interventi nella primavera 2025".

Il museo potrebbe impiegare una quindicina di addetti

Si stima che i costi di gestione ammonteranno a circa 50mila euro all’anno e che il museo potrebbe impiegare una quindicina di addetti (tanti sono quelli che lavorano in una struttura simile di Settimo Torinese nella quale l'Amministrazione legnanese ha effettuato un sopralluogo). Sono al vaglio diverse ipotesi gestionali, ma secondo Radice "queste sono strutture che se progettate bene hanno una propria autosostenibilità". Quanto al biglietto d'ingresso, saranno studiate agevolazioni per i residenti.

 

Nella foto di copertina: il sindaco Lorenzo Radice, la dirigente del settore Opere pubbliche Rosalba Russo, l'assessora alla Comunità inclusiva Ilaria Maffei e l'assessore alla Città bella e funzionale Marco Bianchi

 

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