Un amore che continua a dare frutti

Due nuove borse di studio per giovani medici nel ricordo di Bianca Ballabio

La Fondazione intitolata alla studentessa di Legnano scomparsa in seguito a un incidente ha illustrato i traguardi raggiunti e i progetti intrapresi.

Due nuove borse di studio per giovani medici nel ricordo di Bianca Ballabio
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La Fondazione Bianca Ballabio, nata nel 2021 in seguito alla tragica scomparsa della giovane legnanese dovuta a un incidente stradale, ha illustrato i traguardi raggiunti e i progetti futuri.

L'impegno della Fondazione Bianca Ballabio

Presenti all’evento, andato in scena nella Sala Giare di Villa Jucker a Legnano, i genitori di Bianca Michela Bonzi e Massimo Ballabio; e i medici che compongono il comitato scientifico della Fondazione: Andrea Imperatori, professore di Chirurgia toracica all’Università degli studi dell’Insubria, Ernesto Morlacchi, chirurgo cardiovascolare, e Fabio Ceriani, primario di Chirurgia.

Dalle borse di studio alla benemerenza civica

Dopo una breve introduzione di Michela Bonzi per ricordare l’impegno della Fondazione, in primis con borse di studio riservate a studenti di Medicina (la grande passione di Bianca, che frequentava l’Università di Sassari), è intervenuto l’assessore alla Sostenibilità del Comune di Legnano Luca Benetti.

"Ho avuto la fortuna di conoscere Bianca, una ragazza speciale che ha lasciato qualcosa in tutte le persone che ha conosciuto. Lo scorso 5 novembre la Fondazione Bianca Ballabio ha ricevuto la benemerenza civica. Come Amministrazione comunale abbiamo voluto dare un riconoscimento a questa realtà per la storia e l’impatto sociale sul territorio".

Infine, Benetti ha ringraziato i genitori di Bianca, sia a nome proprio che di Palazzo Malinverni, "per quanto avete fatto, fate e farete, ma soprattutto per quello che siete".

"Un modo per tenerla viva nel cuore di tanti"

La mamma di Bianca ha detto:

"Questa è una forma di amore verso nostra figlia, un modo per non dimenticarla mai e tenerla viva nel cuore di tante persone, facendo del bene".

La borsa "premio" con l'Università di Sassari

Il marito Massimo Ballabio è intervenuto:

"Continua la nostra collaborazione con l’Università di Sassari. Da tre anni è stata istituita una borsa 'premio' per uno studente dello stesso anno accademico di Bianca, per testimoniare quello che era il grande sogno di nostra figlia: diventare un buon medico".

Raddoppia il sostegno ai giovani medici

Quest’anno la Fondazione Bianca Ballabio ha istituito altre due borse di studio, che sono state assegnate a Serena Gregori e Alessia Girlando.
A raccontare il percorso accademico delle due giovani è stato Fabio Ceriani: la prima, specializzata in Medicina d’urgenza e Pronto soccorso, ha realizzato una tesi sulla gestione del dolore nel trama toracico e sta ha avviando collaborazioni con l’Università di Mannheim in Germania; la seconda, laureatasi con una tesi in Chirurgia vascolare d’urgenza, ha l’ambizione di intraprendere gli studi in chirurgia plastica per ricostruire gli esiti delle ustioni e delle neoplasie invalidanti.

Ernesto Morlacchi ha aggiunto:

"Sono ragazze determinate, che non si permettono niente, studiano sempre, sono disponibili per gli altri senza. Non sono disposte ad ammettere di essere stanche o sconfitte e ce la fanno sempre e comunque! Bianca non è un ricordo ma è una presenza attiva e costante che permette di trasmettere ai suoi colleghi i valori in cui credeva. Noi l’abbiamo conosciuta e abbiamo lavorato assieme. Lei non si tirava mai indietro, così come la sua famiglia, che la sosteneva negli studi. Le famiglie sono fondamentali in questo percorso e l’impegno dei genitori di Bianca nei confronti dei ragazzi che vogliono diventare medici è preziosissimo. Avere dei medici in gamba, peraltro, serve a tutti".

Un simulatore per la chirurgia toracica all'Insubria

Prosegue anche il progetto Le mani di Bianca, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Bianca Ballabio, l’Università degli studi dell’Insubria e Crédit Agricole Italia e che ha dotato il Dipartimento di Medicina e chirurgia dell’ateneo varesino di un simulatore per la chirurgia toracica e generale de costo di oltre 90mila euro.
Andrea Imperatori ha spiegato:

"Attualmente in dotazione solo in tre università italiane, viene utilizzato come strumento di pratica nella simulazione di interventi di chirurgia laparoscopica e toracoscopica nell’ambito di programmi di training (senza rischi sui pazienti) per migliorare le capacità chirurgiche mini-invasive dei medici in formazione".

In un video il sorriso e la passione di Bianca

A conclusione della serata, è stato proiettato un video realizzato dagli amici di Bianca per ricordare l’amica. Un finale commovente che ha toccato il cuore del pubblico e ha trasmesso a tutti la sua tenacia e la sua passione, indispensabili per andare avanti "nella strada della vita".

 

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