Svista madornale

Doveva salutare la madre defunta, ma il Comune dimentica di avvisare il cimitero

Nell’agenda del cimitero non era stato segnato alcun appuntamento.

Doveva salutare la madre defunta, ma il Comune dimentica di avvisare il cimitero
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Doveva dare l’ultimo saluto a sua mamma: ma nell’agenda del cimitero non era stato segnato alcun appuntamento.

La defunta

E' successo a Bollate. Rosanna Monaco aveva 70 anni, una donna ancora in salute, dotata di una grande vitalità e dolcezza strappate in pochissimo tempo a causa di un brutto male. Un tumore tre mesi fa l’ha colpita e non le ha lasciato scampo.
Il 21 agosto Rosanna lascia i suoi figli Sandra e Elio e tutti i suoi affetti, smette di soffrire. Il funerale è stato celebrato il 24 agosto nella chiesa San Martino di Bollate e poi la sua salma viene affidata alle pompe funebri per la cremazione.

Dopo il lutto, la rabbia

Pochi giorni dopo, il dolore e il lutto si mischiano con la rabbia. E’ il figlio, Elio Coia a raccontarlo: "Ci siamo presentati al cimitero io, mi sorella, le pompe funebri e il prete. Un addetto di Gaia Servizi, però, mi ha detto che nessun appuntamento era fissato per quel giorno", ha spiegato.
Il senso di sgomento e confusione è stato immediato. Dopo aver controllato nella richiesta che fosse la data giusta (come se per dei figli che devono salutare per l’ultima volta la propria madre fosse possibile sbagliare giorno), il dubbio rimane: nell’"agenda" di Gaia non compariva nessuna deposizione nell’ossario.

I figli avevano ragione

Anche il don, dopo un po’, si stava giustamente spazientendo: "Non capivamo cosa stesse succedendo, perché non avevano segnato l’appuntamento e ho dovuto chiedere per favore al don di attendere. Il giorno era giusto ne eravamo sicuri".
E infatti era così. Dopo una serie di telefonate e un’ora intera ad attendere disposizioni, Gaia si fa viva: il Comune aveva dimenticato, o era in ritardo, questo non si sa, di inviare alla Multiservizi la pratica.

La svista del Comune

Il sindaco Francesco Vassallo si occupato della questione in prima persona: "Abbiamo fatto le verifiche ed è stato appurato che la comunicazione dell'impresa funebre è avvenuta nel tardo pomeriggio di venerdì, con gli uffici dello stato civile chiusi - ha spiegato - Non c'è stata negligenza ma difetto di comunicazione alla quale, ovviamente, dovremmo trovare una soluzione per evitare che situazioni simili possano verificarsi di nuovo. Alla famiglia porgo le mie scuse e condoglianze".

L'ARTICOLO COMPLETO E' NELL'EDIZIONE DEL 9 SETTEMBRE DI SETTEGIORNI BOLLATE - RHO

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