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Disagio giovanile: Asst Ovest Milanese, Comuni e Terzo settore fanno rete per contrastarlo

Nei servizi per le Dipendenze le nuove prese in carico hanno superato i dati pre-pandemia (2019)

Disagio giovanile: Asst Ovest Milanese, Comuni e Terzo settore fanno rete per contrastarlo
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La richiesta di presa in carico di adolescenti con disagio (in età compresa tra i 13 e i 25 anni) è notevolmente aumentata e i dati raccolti dai servizi della Asst Ovest Milanese fanno pensare a un incremento che continuerà anche nei prossimi anni.

Disagio giovanile: Asst e Comuni fanno rete

Nei servizi per le Dipendenze le nuove prese in carico hanno superato i dati pre-pandemia (2019). Inoltre a partire dal 2022 sono aumentate le richieste di aiuto nella fascia più giovane dell’adolescenza, dai 13 ai 16 anni. Di fatto in Neuropsichiatria si è registrato un significativo aumento nelle richieste di prime visite di adolescenti fra i 13 e i 17 anni: si è passati dal 10% al 17% circa.

Per dare una risposta efficace a questi bisogni emergenti è necessario lavorare in modo sinergico su diversi fronti creando una forte rete di sostegno. Con questo fine la Asst Ovest Milanese, gli Uffici di piano, i Comuni e gli enti del Terzo settore, in stretta collaborazione hanno promosso diverse progettualità in modo da intervenire a diversi livelli sul bisogno emergente.

Se ne è parlato nel pomeriggio di ieri all’ospedale cittadino, nel corso di un incontro che ha visto anche la presenza dei sindaci Susanna Biondi (Busto Garolfo) e Cesare Nai (Abbiategrasso), in rappresentanza dei sindaci dell’Altomilanese e del Magentino-Abbiatense.

La possibilità di fare rete

«Abbiamo visto la necessità di mettere insieme più sinergie per poter far fronte ai bisogni dei ragazzi - ha spiegato Susanna Fedele, dello staff della Direzione sociosanitaria dell'Asst Ovest Milanese - Un bel lavoro di integrazione tra il sociosanitario e la parte sociale che è seguita dai Comuni».

«Il disagio giovanile è un problema che riguarda una fascia importante della nostra popolazione, e in molti casi i numeri sono notevolmente aumentati rispetto alle esigenze di presa in carico dei ragazzi, specie dei giovanissimi - è stato il commento del primo cittadino di Abbiategrasso Nai - Io come sindaco non posso dire nulla di più di quanto potranno raccontare i professionisti che si occupano di questa materia, però posso testimoniare che in questi ultimi anni ho potuto verificare attraverso un monitoraggio nelle scuole o anche per alcuni fatti accaduti ultimamente in città che effettivamente ci sono problemi che vanno a coinvolgere una fascia importante della popolazione giovanile e adolescenziale».

In aumento l'isolamento dei più giovani

«Prima della pandemia c'erano più problemi legati allo sviluppo degli adolescenti e quindi alle problematiche di un giovane che esce dalla scuola e che deve scegliere il corso di studi successivo o che deve affrontare il mondo del lavoro, le relazioni coi genitori, quindi le problematiche naturali della vita - ha proseguito la dottoressa Fedele - Dopo la pandemia invece sono di molto aumentate quelle legate alla chiusura e quindi all'isolamento dei ragazzi, con una grossa difficoltà ad affrontare la quotidianità, ma anche problemi più semplici, come il rapportarsi con le altre persone, per cui si sono resi necessari proprio degli interventi di aiuto a livello sia psicologico sia educativo. Per gli adolescenti ma anche per le loro famiglie che si sono trovate impreparate ad affrontare questo tipo di problematica».

Fenomeni profondi e di ampio respiro che l’Asst Ovest Milanese cerca di affrontare così di concerto con i Comuni e quindi con le realtà dove i ragazzi crescono.

Nella foto, da sinistra: Dafne Guida, presidente della cooperativa sociale Stripes; Angela Pecoraro, coordinatrice delle attività consultoriali dell’Asst Ovest Milanese; Giorgio Bianconi, direttore del Dipartimento Salute mentale e dipendenze dell’Asst Ovest Milanese; Gabriella Monolo, direttrice sociosanitaria dell’Asst Ovest Milanese; Susanna Fedele dello staff della Direzione sociosanitaria dell'Asst Ovest Milanese; Susanna Biondi, sindaco di Busto Garolfo; e Cesare Nai, sindaco di Abbiategrasso

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