Ginnastica artistica

Dal possibile ritiro fino ai Nazionali

La bellissima storia di Ginevra Tomè, ginnasta magentina 14enne dell'Academy Boffalorello che ha raggiunto il 10imo posto a Cesenatico

Dal possibile ritiro fino ai Nazionali
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«Per aspera ad astra», attraverso le difficoltà, sino alle stelle. Non c’è frase migliore di quella latina per descrivere la storia di Ginevra Tomè, 14 anni dell’Academy Boffalorello che lo scorso weekend a Cesenatico si è classificata decima tra più di 50 atlete in gara nelle finali nazionali di ginnastica artistica per la categoria Junior B.

Dal possibile ritiro fino ai nazionali

Un bellissimo risultato se pensiamo che fino a pochi mesi fa la giovane atleta ha rischiato di smettere per sempre di praticare questa disciplina per via di un’operazione il cui recupero è stato molto tribolato. I problemi per Ginevra sono iniziati l’anno scorso quando la rotula del ginocchio ha iniziato a fare qualche brutto scherzo, uscendo di continuo dalla sua sede.

"Vista la situazione siamo andati alla clinica Columbus per un controllo - spiega la mamma Claudia Cecchetto - L’ortopedico ci ha spiegato che il problema erano dei legamenti e la soluzione era quella dell’intervento chirurgico".

Abbiamo quindi deciso di farla operare e Ginevra è finita sotto i ferri ad ottobre. Il recupero è stato lento e come detto travagliato: prima la carrozzina, poi le stampelle e infine la gamba che non ne voleva sapere di piegarsi. Da un problema fisico è quindi subentrata anche la componente psicologica.

"Mi sottoponevo ogni giorno a sedute di fisioterapia di tre ore - spiega la giovane Ginevra - Il problema era che la gamba non si piegava e il ginocchio rimaneva con un arco di 90 gradi. Questa cosa mi faceva stare molto male e continuavo a piangere visto che non capivo il perchè di tutto ciò e ho pensato anche di ritirarmi".

Il punto di svolta

Di fronte a questo problema e con l’ombra del ritiro che stava iniziando a stagliarsi nei pensieri della giovane, i genitori hanno tentato una mossa disperata: quella di riportarla in palestra per cercare di capire se il contatto con lo sport, le compagne di squadra e le allenatrici potesse sbloccare questa situazione di impasse.

"Il 25 gennaio l’abbiamo portata in palestra e lì ha iniziato a muoversi qualcosa - spiega mamma Claudia - con piccoli passi la situazione pian piano ha iniziato a migliorare fino allo sblocco definitivo".

Il punto di svolta è arrivato alla gara singola, nel mese di marzo:

"A febbraio avevamo fatto una gara a squadre, ma il momento in cui ho capito di aver recuperato è stato a marzo quando in quella singola potevo contare solo su me stessa e lì ho centrato la qualificazione ai nazionali".

Così è arrivato l’appuntamento dello scorso weekend dove Ginevra è partita venerdì scorso per stare con la sua compagna di club, Greta Zoia, che si è classificata nona nella categoria Allievi A.

"Ho voluto partire prima per stare con Greta e con le allenatrici Glenda Fior, Gioia Fior, Francesca Binatti, Florinda Crespi e Laura Martinelli che mi sono state vicine e mi hanno supportato molto nei mesi più difficili. Poi ho gareggiato tra sabato e domenica e purtroppo ho commesso qualche errore di troppo, ma va bene così». Talento, tenacia e forza d’animo sono gli ingredienti di questa storia che hanno permesso a Ginevra di tornare in piedi e gareggiare ed anche tanta ambizione visto che il suo prossimo obiettivo: «è quello delle Olimpiadi".

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