Ambiente

Coldiretti: “L’acqua c’è, bisogna gestirla bene”

Ci sono le falde che sono ancora un po' basse

Coldiretti: “L’acqua c’è, bisogna gestirla bene”
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Non si parlerà più dei danni della siccità, almeno se ci si riferisce a una perdita di più del 30% delle colture.

Un situazione migliore rispetto al 2022

La Coldiretti del Magentino e dell'Abbiatense fa il punto sulla prossima estate dopo una primavera di gran lunga più piovosa rispetto a dodici mesi fa, quando vennero poste le basi per il disastro delle aziende agricole. Dopo un anno di siccità quindi sono arrivate piogge in modo abbondante e abbiamo chiesto a Enzo Locatelli della Coldiretti di Abbiategrasso cosa cambia per gli agricoltori e cosa ci si aspetta per questa stagione agricola.

«Qualcosa di meglio sicuramente è cambiato e sorrido nel dire questo perché veramente l'anno scorso è stata una tragedia per gli agricoltori - afferma - Però qualche ripercussione l'abbiamo anche quest'anno. Nonostante tanta acqua che abbiamo, e in questa zona l'acqua la prendiamo dal Naviglio del Lago Maggiore, ci sono ancora le falde che sono ancora un po' basse e in alcuni casi nonostante si prenda l'acqua dal Naviglio la falda è talmente bassa che assorbe una buona quantità d'acqua. Si spera che nel giro di dieci o quindici giorni si vada ad assestare. Infatti per le coltivazioni quest'anno le aziende agricole hanno puntato soprattutto sulle coltivazioni cosiddette autunnali perché gli agricoltori si sono premuniti nel fare più coltivazioni già nel mese di novembre seminando il frumento ed erba per precauzione, perché l’estate che sta per cominciare avrebbe potuto poi dimostrarsi come quella di un anno ancora brutto come quella passata».

Serve gestire il sistema irriguo

Ora più che la pioggia, secondo Locatelli, serve una gestione ottimale delle acque del Naviglio, per cui è attesa a giorni la decisione del consorzio del Villoresi su quanta acqua potrà scorrere nel canale già pieno per finire poi nei campi.

«Direi che la pioggia forse è sufficiente. Ma abbiamo bisogno dell'acqua che abbiamo disponibile per irrigare quando ci serve - precisa - Noi abbiamo già consigliato gli agricoltori da tempo sul fatto che l’acqua serva nei canali perché va rimpinguata la falda. Quindi speriamo che questa operazione che gli agricoltori hanno già iniziato a fare da qualche giorno a questa parte abbia la sua funzione e quindi arriviamo ad avere quasi la normalità nei prossimi mesi, quando è fisiologico un consumo maggiore dell’acqua di falda».

 

Ora la questione si snoda sull’organizzazione del sistema irriguo, pianificare il flusso di acqua che verrà dato ai canali, che poi serviranno per irrigare i campi del territorio e garantire il raccolto, elemento fondamentale per garantire la presenza dei nostri prodotti nei mercati e supermercati.

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