Commemorazione

Cesate ricorda Maria Cristina Luinetti

A 29 anni dalla tragica ed eroica morte della giovane cesatese, cerimonia con i bimbi delle scuole e il papà Gerolamo

Cesate ricorda Maria Cristina Luinetti
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Il toccante omaggio alla Crocerossina cesatese Maria Cristina Luinetti si è tenuto stamattina nel giardino della scuola elementare a lei intitolata.

 

Maria Cristina Luinetti

 

I bambini delle quinte classi si sono riuniti davanti al sindaco Roberto Vumbaca al suo vice Marco Galli, le Crocerossine, la preside Giuseppina Pelella e al papà Gerolamo Luinetti. È stata occasione per scoprire una nuova targa affissa sulla parete esterna dell’istituto di via Bellini. Cristina a Cesate è diventata il simbolo dell’abnegazione al lavoro e al soccorso verso gli altri. Una vita spezzata a 24 anni, il 9 dicembre 1993, a causa di un attentato armato a Mogadiscio mentre la ragazza si trovava in missione di pace. «Per noi Cristina è un eroe che ha portato in alto la nostra patria e diamo gli onori che merita» ha detto Galli. «Quando si ricorda qualcuno lo si fa perché questa persona possa essere di esempio a tutti noi – ha commentato il sindaco davanti agli allievi –  È un esempio di così alto valore che la presidente del consiglio Giorgia Meloni l’ha ricordata con un messaggio attraverso i suoi canali. Voi allievi potete fare qualcosa anche se se qui non siamo in Somalia. Cristina ci insegna come comportarci nella vita di tutti i giorni. Voi, tutti i giorni, incontrate compagni espansivi e timidi. Se c’è una cosa che voi potete fare è avere attenzione verso chi tra di voi appare più timido. Cioè avere attenzione verso chi è invisibile».

 

Croce Rossa

«Questa ragazza è la testimone dello spirito di una comunità (la Croce Rossa) che lavora verso chi ha più bisogno» ha precisato la preside Pellella. «Maria Cristina era una volontaria dal carattere molto determinato  – ha detto la crocerossina che ha lavorato con lei – Quando eravamo nel Pronto soccorso di Saronno lei ha scelto di fare le notti e io le chiesi perché dato che non era obbligata. Mi rispose: voglio vedere se il mio fisico è in grado di lavorare in ogni circostanza. Cristina è sempre stata dalla parte di chi aveva bisogno di una mano. Da ragazzina a Danza seguiva con massima solerzia i bambini. Una persona speciale»

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