Cassinetta: un fondo per il piccolo commercio del paese
Per salvaguardare le botteghe di paese soffocate dai centri commerciali
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La grande distribuzione sta mortificando, o ancora con più schiettezza, eliminando, la piccola distribuzione, il negoziante di paese che fatica a tenere aperto in un confronto impari. Anche piccole realtà come Cassinetta di Lugagnano, uno dei borghi più belli d’Italia, risente del fenomeno, circondato da Comuni dove i centri commerciali hanno preso il sopravvento, modificando lo schema commerciale della piccola bottega sotto casa.
Deciso in Consiglio Comunale
Per questo motivo l’Amministrazione guida dal sindaco Domenico Finiguerra ha deciso di dare un aiuto al commercio locale istituendo un “Fondo per il piccolo commercio di Cassinetta”
“Negli ultimi decenni, lo sviluppo della grande distribuzione organizzata, con il proliferare di enormi centri commerciali in tutta l'area metropolitana di Milano, compreso il territorio dell'est Ticino (ad Abbiategrasso, proprio a ridosso del nostro comune stiamo vedendo crescere una decina di nuovi scatoloni in calcestruzzo ), non hanno solo comportato la cementificazione ed il caos urbanistico, la perdita irreversibile di biodiversità ed lo sfregio dei nostri paesaggi e del nostro patrimonio storico ed artistico, ma ha anche di fatto "ucciso" il piccolo commercio, gli esercizi di vicinato e le botteghe. Realtà, spesso a conduzione familiare, che sono state sottoposte ad una concorrenza ad armi impari che li ha visti soccombere inesorabilmente”.
Una triste realtà inarrestabile, che segue logiche di mercato insostenibili per che manda avanti un piccolo negozio.
“Infatti, ormai, non si contano più le saracinesche abbassate, nelle grandi città come nei piccoli comuni come Cassinetta di Lugagnano – rimarca - Un fenomeno che poi, oltre a risucchiare tutto il mercato drenandolo verso i grandi centri e creando desertificazione commerciale, ha lasciato soprattutto la fetta più debole della popolazione, quella anziana e quella sprovvista di mezzi di trasporto autonomi, completamente privi di servizi commerciali e di esercizi dove approvvigionarsi di beni essenziali”. La categorie più deboli sono le più colpite.
Fondo da 5mila euro
Da qui la decisione di sostenere le attività del paese:
“Per cercare di invertire questa tendenza e contrastare questo fenomeno la nostra Amministrazione ha deciso lunedì sera in Consiglio Comunale un primo stanziamento, pari a 5 mila euro, per favorire il piccolo commercio. Nei prossimi giorni verranno definiti criteri e requisiti di accesso e sarà emesso un bando pubblico. L'obiettivo è quello di garantire ai cassinettesi il diritto a beni essenziali”.