la precisazione

Casette in plastica e raccolta differenziata: ecco dove conferirle

Occorre tenere presente che il mondo della plastica è veramente vastissimo, tanto che sarebbe più corretto parlare di “plastiche”

Casette in plastica e raccolta differenziata: ecco dove conferirle
Pubblicato:

Comunicato di Aemme Linea ambiente a tutti i cittadini forniti dal suo servizio di raccolta dei rifiuti: le cassette in plastica per la frutta dovranno essere conferite insieme agli altri rifiuti in plastica e non con il rifiuto secco.

Cassette in plastica: il giusto modo per riciclarle

La raccolta della plastica, così come di altri materiali riciclabili, è ormai una consuetudine e risulta
importante perché aiuta a garantire un uso più efficiente delle risorse, ma anche benefici all'ambiente e all'economia: il risparmio che si ricava è, infatti, elettrico, idrico e di materie prime. Dell’insieme dei rifiuti in plastica che possono essere avviati al riciclo fanno parte anche le cassette utilizzate per i prodotti ortofrutticoli. Finora non tutti i cittadini sono stati ligi nel praticare la loro corretta differenziazione: c’è, infatti, chi ancora le mette tra i rifiuti indifferenziati.

Ebbene, dal 1° marzo questo errore non sarà più ammesso, tanto che i nostri operatori avranno l’obbligo di lasciare a terra i materiali non conferiti correttamente. COREPLA, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, include questa tipologia di rifiuto fra quelli che si possono riciclare e recuperare. Perché, dunque, non agevolare questo meccanismo?

Tutti i tipi di plastica

Occorre tenere presente che il mondo della plastica è veramente vastissimo, tanto che sarebbe più corretto parlare di “plastiche” (al plurale): ogni materia plastica (o polimero), possiede infatti proprie caratteristiche chimiche, fisiche, meccaniche e funzionali, che la rendono ottimale per specifiche applicazioni. Corepla compie la selezione di tutti i vari tipi di plastica che provengono dalla raccolta differenziata: una fase cruciale, questa, che prepara al passo successivo, ossia al riciclo, che avviene presso una rete di impianti sparsi su tutto il territorio nazionale.

E proprio perché non tutte le plastiche sono uguali (anche se osservandole sembrerebbe di sì), è importante tenere presente che la nuova direttiva riguarda solo ed esclusivamente le cassette per prodotti ortofrutticoli e non altre tipologie di cassette in plastica come, ad esempio, quelle utilizzare per contenere le bottiglie dell’acqua o di altre bevande.

La collaborazione di noi cittadini è importantissima: siamo noi, infatti, con la corretta separazione dei rifiuti che produciamo a livello domestico, il primo anello di quella catena virtuosa che permette di regalare agli stessi una seconda vita.

Ovviamente non sarà necessario inserire le cassette dei prodotti ortofrutticoli nel sacco giallo: l’importante è che le stesse siano esposte nel giorno di raccolta della plastica.

Cosa inserire nel sacco giallo

E a proposito di plastica, può essere utile ricapitolare cosa va messo nel sacco giallo:

 bottiglie e contenitori in plastica (vuoti) usati per alimenti e detersivi;
 bicchieri e piatti di plastica monouso;
 tubetti del dentifricio (ben schiacciati per privarli il più possibile del loro contenuto);
 vasi per vivaisti;
 vaschette in polistirolo per alimenti e tutto il polistirolo in generale;
 blister dei farmaci (ovviamente vuoti);
 retine utilizzate per contenere la frutta o la verdura
 cassette in plastica per prodotti ortofrutticoli.

Per qualunque altro dubbio in merito alla differenziazione dei rifiuti, è possibile consultare il nostro sito
(www.aemmelineaambiente.it), alla voce “Dove lo butto” (https://www.aemmelineaambiente.it/servizi/legnano/dove-lo-
butto). E’ anche utile il memorandum per una corretta differenziazione, sempre presente sul nostro sito
https://www.aemmelineaambiente.it/sites/default/files/Locandina%20Memorandum%20rifiuti_DEFINITIVO.pdf

Seguici sui nostri canali