CRISI ENERGETICA

Bollette triplicate, panetteria aperta solo la mattina

Succede al negozio gestito dal maestro Matteo Cunsolo: «Così assicuro il posto di lavoro ai miei dipendenti e il prodotto» 

Bollette triplicate, panetteria aperta solo la mattina
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Bollette triplicate, la panetteria gestita da Matteo Cunsolo aperta solo la mattina: «Così assicuro il prodotto e il posto di lavoro ai miei dipendenti».

Una misura contro il caro bollette

Il caro bollette impone misure drastiche da parte dei commercianti.  I costi sono schizzati, sebbene i segnali della crisi non fossero tutti nati ieri.  Un aumento vertiginoso dei costi dell’energia che sta letteralmente strozzando il tessuto produttivo e che non risparmia, evidentemente, i negozi di prossimità.  E’ il caso della panetteria gestita dal maestro panificatore Matteo Cunsolo, già famoso per aver intrapreso iniziative a sfondo solidale in favore dell’Ucraina ma non solo.

La panetteria aperta solo la mattina

Una realtà, quella ubicata in via Sant’Antonio, che ha registrato un balzo significativo dei costi delle bollette di luce e gas.  Nel 2021 i costi complessivi ammontavano a 1600 euro, ora invece siamo costretti a corrispondere una quota pari a oltre 5mila euro», così Matteo commenta l’aumento triplicato aggiungendo che: «I costi stanno diventando veramente eccessivi e chi gestisce un’attività si trova costretto ad effettuare dei tagli, a risparmiare su qualcosa». Operare tagli sui dipendenti «non mi sembrava il caso», dice, «dato che quest’ultimi sono alle prese con le difficoltà che accomunano un po’ tutti. Difficoltà legate all’aumento spropositato dei costi dell’energia sulle famiglie. Partendo da questo presupposto e dalla consapevolezza di non poter triplicare il prezzo del prodotto, ho deciso quindi di intervenire sull’orario di apertura al pubblico riducendolo. Al momento il negozio è aperto dalle 6 del mattino alle 13. In questo modo sono in grado di limitare i costi. Un’operazione che consiste nel limare l’utile andando ad assorbire gli aumenti stessi».

"La guerra dei costi non è scoppiata ieri"

Una misura decisa nel mese di agosto, con l’arrivo dei salatissimi conti. Misura che, a detta di  Cunsolo, «andrà avanti a oltranza, almeno fino a quando i costi non torneranno ai livelli precedenti». Lo stesso si augura dunque che «finisca questa situazione. Ci troviamo nel cuore di  una guerra dei costi. Una guerra che non è di certo scoppiata ad agosto. Con lo stop del grano, che adesso è stato sbloccato, c’è ovviamente la necessità di trasformare il prodotto. Ebbene, facendo due calcoli, per 6/7 mesi questo passaggio è venuto a mancare. Il che porta come diretta conseguenza l’impossibilità di avere scorte a sufficienza».

"Fare il pane rimane una missione, nonostante tutte le difficoltà"

A spingere il commerciante parabiaghese ad andare avanti, però, la molla della passione:

 

«Fare il pane rimane per me una missione, vuol dire offrire un servizio rispetto a un bisogno quotidiano e a un elemento in grado di tenere unite le popolazione, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. Per questo motivo la panetteria è sempre rimata aperta al pomeriggio: al momento, però, considerata questa difficile pressione legata ai costi, il volume di lavoro pomeridiano non giustifica l’apertura.  Mi consola sapere che non siamo gli unici a riscontrare queste criticità. In Spagna, Germania, Portogallo e altri Paesi europei i colleghi stanno affrontando gli stessi problemi e lo stanno facendo mettendo in campo risposte che ricalcano molto la decisione che ho preso per tutelare la gestione del mio negozio».

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