La polemica

Bici "abbandonate a casaccio", la critica al Comune

Per Abbiateinbici la colpa sarebbe anche nella mancanza di rastrelliere messe a disposizione dall'Amministrazione

Bici "abbandonate a casaccio", la critica al Comune
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Probabilmente, usando l'espressione del vice sindaco, le bici sono davvero "abbandonate e appoggiate a casaccio", ma solo perché l'Amministrazione non ha mai trovato un posto decoroso  dove poterle fare alloggiare

La polemica delle bici

L'associazione Fiab Abbiategrasso Abbiateinbici non ha fatto passare sotto silenzio le parole del vicesindaco Roberto Albetti che, commentando le biciclette posteggiate in alcuni luoghi della città aveva detto che erano “abbandonate e appoggiate a casaccio”  tanto che deturpavano l’armonia della città. Critiche che non sono piaciute all'associazione che ha puntato il dito sulle mancanze dell'Amministrazione.

"Appartengono alle moltissime persone che si muovono abitualmente in bici per le necessità quotidiane. Costoro sarebbero ben felici di avere a disposizione tante rastrelliere (piccole, da una decina di posti, pari allo spazio occupato da un’auto) diffuse nei punti di interesse (zone commerciali, servizi, scuole, aree verdi…) dove legare il proprio mezzo. Il vantaggio della bici è che permette di giungere a destinazione senza perdere tempo a cercare parcheggio e il bicipark soddisfa questa esigenza solo per chi va a prendere il treno. La invitiamo a applicare lo stesso rigore che invoca per le bici alle migliaia di auto che da mattina a sera occupano in sosta vietata strade, marciapiedi e ciclabili. Come elementi di arredo urbano offrono uno spettacolo indecoroso e inoltre mettono a rischio la sicurezza di pedoni e ciclisti.

Noi, come ben sa, siamo favorevoli a tutti i provvedimenti per limitare e mitigare il traffico: ben vengano quindi nuove zone 30 (e magari anche zone 10 o 20). Però i cartelli da soli sono inutili, se non sono progettate per rallentare con ostacoli fisici gli automezzi, poi occorre controllare e anche sanzionare chi non rispetta le regole".

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