Rescaldina

Allarme carenza medici di base

CentroDestra Unito: "Faremo la nostra parte portando le nostre proposte per affrontare il problema".

Allarme carenza medici di base
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Allarme carenza medici di base a Rescaldina.

Allarme carenza medici di base

Da qualche giorno centinaia di Rescaldinesi sono in allarme perché non ci sono medici di base disponibili per sostituire il loro che va in pensione .
"Non era difficile prevedere che, prima o poi, sarebbe accaduto anche a noi; da tempo si sa che in Italia, nei prossimi cinque anni, mancheranno circa 34mila medici di famiglia e che la Regione più penalizzata sarà proprio la nostra Lombardia, che perderà 4.167 medici di base" ha detto Mariangela Franchi del CentroDestra Unito di Rescaldina.
La causa sembrerebbe essere duplice sottolinea il CentroDestra Unito: "la prima è nei tagli alla spesa sanitaria operati dai governi di centrosinistra che, negli ultimi 10 anni, sono arrivati a 37 miliardi di euro. A causa di questi tagli, dal 2010, ogni anno lo Stato attribuisce alla Lombardia un numero di nuovi medici di base inferiore ai pensionamenti, “tagliando” , in 10 anni, circa 1.000 medici e rendendo la  Lombardia la regione con meno medici di famiglia in Italia . La seconda causa è l’errore fatto nella programmazione dei corsi di specializzazione per medici di medicina generale, insufficienti a coprire i posti lasciati liberi dai pensionamenti".
Uno scenario preoccupante, che purtroppo oggi coinvolge molti cittadini che, dovendo trovare un nuovo medico, si rivolgono all’ufficio della ASST e si vedono proporre medici che esercitano a Legnano, a Cerro Maggiore , a San Vittore o a Nerviano. "Situazione inaccettabile - continua Franchi -  Il medico di famiglia è da noi scelto per darci l’assistenza di “primo livello”, diventerà cioè il nostro medico di fiducia, colui che , prima ancora di curarci, ci guiderà, ci educherà, ci consiglierà. Ma per fare questo il medico di famiglia deve esserci vicino. Il 30% della popolazione rescaldinese ha più di 60 anni e il 31% delle famiglie è composto da una sola persona; se il medico di base è lontano si costringono centinaia di persone a spostarsi in auto , spesso anche a farsi aiutare ed accompagnare, rendendo così l’appuntamento con il proprio medico una gravosa incombenza che rischia di compromettere l’adesione del malato alle cure, o ritardarne l’accesso . Purtroppo i cittadini non hanno strumenti per contrastare questa situazione ma certamente il sindaco, nell’ambito delle proprie competenze di organizzazione territoriale dell’attività sanitaria, può e deve agire . Come gruppo di opposizione noi faremo la nostra parte portando le nostre proposte per affrontare il problema".

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