A CASTANO PRIMO

Al Torno proseguono gli studi al microscopio: sotto lente il testamento del marchese Carlo Ambrogio

I risultati verranno presentati giovedì 17 novembre a Villa Rusconi nel corso di un convegno

Al Torno proseguono gli studi al microscopio: sotto lente il testamento del marchese Carlo Ambrogio
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Al Torno proseguono gli studi al microscopio: al centro il testamento del marchese Carlo Ambrogio Lepri. Unica nel suo genere l'iniziativa che si terrà giovedì 17 novembre, dalle 9 alle 13, a Villa Rusconi, sede del Comune di Castano Primo. dove verrà ospitato un convegno di studi dal titolo «Il mondo in un libro. Quando la Microbiologia incontra la storia».

La scommessa vinta del Torno

Un patto e una scommessa fra l'I.I.S.S. “G. Torno” e la Biblioteca Capitolare di Busto Arsizio”, coordinato dalla professoressa Laura Fusaro. Si tratta del primo convegno di Bibliobiologia promosso dall'Istituto “Torno” in collaborazione con il Comune di Castano Primo, nell'ambito del Progetto “Leggere il passato per scrivere il futuro.

Il testamento di Carlo Ambrogio Lepri

Nel corso della mattinata verrà presentato e autorevolmente commentato il lavoro svolto, durante lo scorso anno scolastico, dagli studenti delle classe 5^B dell'Indirizzo Biotecnologie ambientali (oggi universitari) che hanno sottoposto a delicate indagini di Laboratorio un libro di proprietà della Capitolare di Busto, stampato a Roma nel 1782 e contenente la Disposizione della buona memoria del Marchese Carlo Ambrogio Lepri dell'intero suo patrimonio fatta a favore de' suoi tre figli, in pratica un testamento.

I protagonisti del progetto

Sotto la guida dei professori Chiara Chiodini, Daniela Luca, Matteo Chiodini e dell'assistente tecnico Fabio Giacalone, gli ormai ex studenti del Torno avevano osservato le pagine al microscopio ottico, effettuato dei tamponi sulle parti del libro recanti macchie di umidità e tracce di erosione, sottoponendo poi i campioni prelevati a complesse e lunghe analisi di laboratorio. Il libro antico era apparso da subito intensamente popolato da diverse colonie di muffe e batteri vivacissimi, in grado di riprodursi e di modificare il microambiente circostante. Insomma, si era rivelato un microhabitat perfettamente “vivo e vegeto”, pur a 240 anni di distanza.

C'è attesa per l'esito delle indagini

Il prossimo giovedì intanto arriveranno gli esiti delle indagini condotte negli attrezzati Laboratori di Chimica e di Microbiologia del “Torno” saranno esaminati e valutati dal prof. Pierangelo Clerici, presidente dell'Associazione Microbiologi Clinici Italiani. Presente, per l'occasione, anche la dottoressa Mariagrazia Carlone dell'Archivio di Stato di Sondrio, esperta nella conservazione dei libri e dei documenti antichi. Un'iniziativa di indubbio valore culturale e scientifico, aperta a ulteriori e significative prospettive di ricerca.

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