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«Aiutateci a tenere i chioschi edicola aperti»

Gli edicolanti scrivono al sindaco e agli assessori: di Rho «Fateci uno sconto sulla tassa per il suolo pubblico»

«Aiutateci a tenere i chioschi edicola aperti»
Rho
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«Per noi edicolanti di Rho anno dopo anno è sempre più difficile tenere le saracinesche aperte, per questo motivo vi chiediamo un supporto economico in termini di una riduzione delle imposte relative al Canone Unico Patrimoniale (tassa di suolo pubblico ndr) per consentirci ancora di sopravvivere».

Una lettera inviata al sindaco e agli assessori comunali

Inizia così la lettera che nei giorni scorsi i proprietari dei chioschi della città hanno inviato all’Amministrazione comunale. Un grido d’aiuto per poter andare avanti nella loro attività. «Abbiamo inviato una lettera al sindaco, a tutti gli assessori e a tutti i consiglieri del Comune per richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione delle edicole e del pericolo imminente di nuove chiusure - affermano Elena Porro dell’edicola Gramsci di via Gramsci; Elena Ripamonti dell’edicola Boccardi di piazza Libertà, Francesco Tomai dell’edicola Tomai di via Capuana e Simone Filipazzi dell’omonima edicola situata in via De Gasperi nella frazione di Mazzo - A Rho le edicole chioschi purtroppo si possono contare sulle dita di una mano, ne sono rimaste solo quattro e la nostra richiesta al Comune è quella di concederci un pò di respiro per continuare a tenere aperte le saracinesche».

Una situazione davvero critica quella delle edicole

Una situazione davvero critica quelle delle edicole. «Al momento nessuno dell’Amministrazione comunale ci ha risposto - spiegano i proprietari dei chioschi edicola della città - Vorremmo ricordare al Comune che perdere anche queste edicole nei quartieri sarebbe un ulteriore impoverimento per tutta la collettività. Ci sarebbe di grande aiuto se la Pubblica Amministrazione rispondesse positivamente alle nostre modeste richieste per preservare gli ultimi chioschi presenti in città. Per noi edicolanti anno dopo anno è sempre più difficile tenere le saracinesche aperte».

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